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Nicola Pisu

Abacrasta e dintorni

È decisamente lontano anni luce da qualsiasi moda o tentazione commerciale questo splendido lavoro di Nicola Pisu, ancorato saldamente ad un’ancestrale Sardegna, ai suoi ritmi lenti e dolenti.

Liberamente ispirato ai lavori letterari di Salvatore Niffoi “La leggenda di Redenta Tiria” e “Il viaggio degli inganni” questo concept album è pregno di poesia che grazie anche alla voce profonda e limpida di Nicola Pisu che a tratti ricorda quella di un giovane Fabrizio De Andrè, si insinua sotto pelle e di ascolto in ascolto, è un procedere lento ma che porta addirittura alla commozione nei momenti più toccanti. Sebbene l’intero lavoro prenda titolo da un nome di pura fantasia come Abacrasta “paese che non lo trovi nella geografia”, non ci troviamo immersi in una fiaba, ma anzi nei versi di Nicola c’è tutta la durezza di un territorio descritto con forza oscillando tra limpido lirismo e tragico realismo. Un mondo segnato da ataviche paure, le cui condizioni di vita sono spesso ai limiti della schiavitù, in cui è sempre presente il senso di un peccato da espiare di un’esistenza vissuta per “salvare l’anima”, in cui i volti delle donne sono “maschere tragiche” segnate dalle continue disillusioni, in cui i bambini che “corrono a piedi scalzi” a Chentu canes ricordano tanto quelli dei film pasoliniani, in cui si ritrova anche una vita come quella di Serafina spesa come prostituta “a cancellare i giochi di bambina”. Oppure ancora come quella di Nineddu reo di aver osato reagire contro chi detiene il potere e perciò “scomparso nell’aria polverosa mangiato dal cielo o dalla terra argillosa”. Musicalmente ottimo l’utilizzo ibrido di strumenti acustici anche appartenenti alla tradizione sarda mescolati ad arte con sonorità elettriche e voci della natura, in un accurato lavoro corale.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Nicola Pisu e Jacopo Vannini
  • Anno: 2008
  • Durata: 43:00
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. Abacrasta

02. Il servo pastore

03. Tanche brulle (parte prima)

04. Tzellina

05. Le donne di oropische

06. Tanche brulle (parte seconda) Chentu canes

07. Serafina

08. Nineddu

09. Della notte

10. Tanche brulle (parte terza)

Brani migliori

  1. Abacrasta
  2. Serafina
  3. Nineddu

Musicisti

Nicola Pisu: voce, chitarre acustiche limpide e torbide, trunfa, cori, chitarra classica Pier Paolo Corda: percussioni a spazzola, pitaious, batteria, conchiglie Andrea Cappai: basso, fisarmonica Walter Atzori: fisarmonica Luciano Corda: contrabbasso Antonello Congia: tromboni tenorbassi, bombardino, didgeridoo Sig. K: bestie a tempo, suoni e rumori del pomeriggio, intuizioni ritmiche, cori muti, tastiere, ovetta, schiocco, rumori di una notte d’estate Andrea Pisu: launeddas Fabrizio Bellu: chitarra elettrica Clara Murtas: voce Marco Lai: chitarra acustica, chitarra elettrica Cristian Carboni: congas, bongos