Mango
Tempo di cover anche per Mango che in questo Acchiappanuvole raccoglie una manciata
di brani provenienti dal pop e dalla canzone d’autore di casa nostra e altri (solo
due) dal repertorio internazionale. Un disco che è una sorta di ringraziamento
pubblico del titolare – come egli stesso scrive nelle note interne – «a chi ha
dato colore alle rose e scuotendole un poco ne ha raccolto profumo e silenzio
che già, l’andatura del canto, ne disegnava i contorni». Parole molto belle ed emblematiche
di un percorso parallelo che l’artista lucano sta portando avanti da qualche
anno. Ma se l’intento è buono, la sua riuscita lo è a tratti.
In apertura di disco c’è La canzone dell’amore perduto di De
Andrè: chi si aspettava una rilettura più o meno fedele all’originale storcerà
un po’ il naso, ma Mango non poteva fare di meglio sia vocalmente sia per quanto
riguarda l’interpretazione. Più affini alle sue corde e dunque più riusciti i
duetti: Amore bello con Claudio Baglioni e La stagione dell’amore con Franco
Battiato, primo singolo estratto. Sembrano invece arrivate direttamente dal
suo repertorio Senza pietà della Oxa
(vincitrice del Sanremo 1999) e Luce
di Elisa (che trionfò a Sanremo nel 2001), due esempi di come una nuova
interpretazione possa risultare convincente e non far rimpiangere l’originale.
Qualcosa da ridire c’è al
contrario riguardo la triade La
disciplina della terra di Fossati, La
donna cannone di De Gregori e Ragazzo
mio di Tenco: nonostante i nuovi e originali arrangiamenti di Rocco
Petruzzi e dello stesso Mango, qualcosa non vibra al punto giusto. Stesso
discorso per Love di John Lennon e Have You Ever Seen The Rain dei
Creedence Clearwater Revival, che spuntano tra Se perdo te (Patty Pravo), Quando
(Pino Daniele) e I migliori anni della
nostra vita (Renato Zero) lasciando insoluta la domanda se non sarebbe
stato forse meglio incidere altri due brani italiani. Ma d’altra parte nell’attuale
scenario discografico italiano un disco di cover è ormai una tappa obbligatoria
e “Acchiappanuvole” per Mango, che è di per sé un artista dotato di una
spiccata originalità e riconoscibilità, è solo un passaggio. Nulla di più. Il
meglio verrà col prossimo disco di inediti.
01. La canzone dell’amore perduto
02. Amore bello
03. Dio mio no
04. La stagione dell’amore
05. Senza pietà
06. Love
07. I migliori anni della nostra vita
08. Luce (Tramonti a nord-est)
09. Se perdo te
10. Quando
11. La disciplina della terra
12. La donna cannone
13. Ragazzo mio
14. Have You Ever Seen The Rain
Mango: voce,
pianoforte
Claudio Baglioni:
voce su # 2
Franco Battiato:
voce su # 4
Rocco Petruzzi: tastiere
e programmazione
Carlo De Bei: chitarre
Nello Giudice: basso
Giancarlo Ippolito:
batteria
Ernesto Vitolo:
pianoforte
Francesco Puglisi:
contrabbasso
Demi Laiano: violino
Luca Pincini:
violoncello
Pasquale Liano:
sax alto
Alessandro Tomei:
sax tenore
Settimo Savioli:
tromba
Roberto Schiano:
trombone
Laura Valente:
cori