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Orchestra di Via Padova

Acqua

Non è un esperimento facile quello che Massimo Latronico - fondatore e direttore artistico dell’Orchestra di Via Padova - ha messo in campo a Milano per cercare, attraverso la musica, di valorizzare esperienze artistiche provenienti da tutti i Paesi del mondo. Ora l’Orchestra di Via Padova è arrivata al terzo album e dato che molte cose sono cambiate è importante che questo lavoro possa rappresentare una sorta di svolta nella carriera di questo ensemble multietnico, molto citato ma, talvolta, non sostenuto in maniera adeguata.

Il nuovo lavoro, Acqua, è una sorta di caleidoscopio sonoro che attraversa, come già in precedenza, varie culture e mondi. Un viaggio musicale capace di far assaporare, attraverso le differenze, la grandezza dell’uno musicale che si mette in gioco e propone un album vario, frastagliato, pieno di sonorità disparate che mirano all’obbiettivo di rendere esplicito il senso di comunità artistica che è insito in questo progetto. Fondamentale, per tutti questi musicisti, il bisogno di trasferire il concetto di ‘seminare’, di rendere fecondo il terreno attraverso il proprio lavoro artistico, in particolare nelle iniziative dal vivo dove la potenza della band, composta da quasi venti elementi, si manifesta in tutta la sua peculiarità (clicca qui per vedere tutte le foto).
Acqua è un album intenso ma non potente dal punto di vista sonoro. Questa potrebbe sembrare una sorta di “diminuzio” dell’impatto artistico ma, invece, è vero l’opposto. Qui c’è il desiderio di rendere manifesto quanto più possibile le varie sonorità, quasi ciascun strumento, per far sì che ci si accorga che per rendere al meglio un brano, un album, è necessario concentrarsi bene sulla musica senza farsi distrarre da composizioni/orchestrazioni magniloquenti. Qui siamo al cospetto della musica popolare che vuole smuovere corpo ed anima alla ricerca della dimensione carnale del vivere così come di quella dello spirito che si apre attraverso il medium rappresentato dalla musica. Un bel lavoro, così come lo erano stati i precedenti, maturo e ricco di suoni. Il tempo trascorso ha reso ancora più forte questo progetto artistico (ma anche progetto sociale e di integrazione) che vuole porsi come elemento di “rappresentanza”, di una possibilità che si fa concretezza e cerca di non perdere il senso delle proprie radici.

Nell’Orchestra di Via Padova convivono varie nazionalità, culture ed orientamenti e tradizioni culturali ma, tutte insieme, dimostrano che è possibile convivere arricchendosi nella diversità. E, grazie al cielo, con la musica il dialogo e la relazione sono concetti che si rendono concreti, vivi e contagiosi. Un plauso va anche dato a Coop Lombardia che ha seguito questo progetto collaborando alla sua realizzazione ed alla registrazione di ottima qualità pur negli ovvi limiti e capacità di spesa per la registrazione, pubblicazione e distribuzione di un prodotto musicale. Soprattutto di questi tempi. Ma crediamo che la costanza e la passione di Massimo Latronico (qui a fianco nella foto a fianco) e dei musicisti che compongono l’Orchestra di Via Padova possano resistere ad ogni tipo di intemperia…

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Massimo Latronico con L’Orchestra di Via Padova
  • Anno: 2015
  • Durata: 48:25
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. Dugukolo

02. Acqua

03. Asi es chincha

04. Benvenuto

05. Lunch time

06. Il banchetto degli ingordi

07. Lontano

08. Signor Paco

09. C’era una volta

10. Tolon

11. Ultimo respiro


Brani migliori

  1. Dukogolo
  2. C’era una volta
  3. Acqua

Musicisti

Massimo Latronico: chitarra elettrica, chitarra classica, clarinetto, cori  -  Andon Manushi: primo violino, viola  -  Marta Pistocchi: secondo violino  -  Mariella Sanvito: primo violino e viola  -  Walter Parisi: violoncello  -  Kristina Mirkovic: violino  -  Andrea Migliarini: batteria  -  Alfredo Munoz: timbali  -  Yamil Castillo Otero: congas, cajon, batà  -  Dario Walid Yassa: pianoforte, Fender Rhodes  -  Abdoul Kader Rraore: balano, ‘ngoni, djambè  -  Marco Roverato: basso elettrico  -  Andrea Quaglia: basso elettrico, contrabbasso  -  Domenico Mamone: sax contralto, flauto  -  Paolo Lopolito: sax tenore, sax soprano  -  Massimo Marcer: tromba, flicorno, cori  -  Luciano Macchia: trombone  -  Aziz Rihai: voce, cori  -  Juan Carlos Vega: chitarra classica, voce  -  Antonio Pani: darbuka, req  -  Francesca Sabatino: voce e cori  -  Gianluigi Carlone: voce  -  Manuel Ferrera: voce  -  Elena Lolli: voce  -  Daniela Zanni: voce