Nik Comoglio
Figura-cult della scena musicale torinese, Comoglio si è lentamente allontanato dalle atmosfere neo-prog che avevano caratterizzato la produzione dei suoi Syndone per giungere ad una commistione intelligente – e spesso assai abile – tra musica popolare, jazz d’autore e idiomi classici.
Con Acqueforti, Comoglio spinge l’acceleratore su quest’ultimo registro, lasciandosi affiancare dall’Orchestra Filarmonica di Torino e da alcuni interpreti vocali di eccellente caratura (oltre alla citata Taigi, Didie Caria, Federica Valenti, Roberto Bertulli).
Una ‘colonna sonora senza film’ potrebbe essere l’ideale sottolitolo di questo lavoro strutturato in quattro suite in cui la forza dell’epos, l’energia del teatro, l’articolazione del progressive rock e i testi del Premio Nobel Dario Fo vibrano lasciandosi trascinare nella contemporaneità più feroce.
01. Cedrus Libani
02. Primavera dei Tirreni
03. La Roue de Fortune
04. Canto della Natura
05. Maria alla Croce
06. Gabriel
Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Luciano Condina Chiara Taigi / Didie Caria / Federica Valenti / Roberto Bertulli: voci soliste Dario Fo: testo recitato