Alcuni incontri artistici danno vita a dei veri e propri miracoli. Quello tra Fabrizio De André e la PFM ne è un esempio altissimo: la poesia che incontra il rock o viceversa. Memorabile il tour insieme del 1979 che diede vita a due album ormai appartenenti alla storia della musica italiana. Ma, a voler essere precisi, il primo incontro tra De André e la PFM (che si chiamavano “I Quelli”) avvenne nel 1970, ai tempi delle registrazioni de La Buona Novella. Quarant’anni esatti sono trascorsi e il gruppo di Di Cioccio e Mussida ha deciso di rileggere “a modo proprio”, con nuovi arrangiamenti, l’intero disco. Un valore aggiunto, però, bisognava darlo ed ecco che hanno composto, appositamente per la versione dell’anniversario, musica inedita inclusa tra i brani originali.

L’opera si apre con un inedito preludio, Universo a terra, che introduce i vari quadri: L’infanzia di Maria a cui è incluso La tentazione; Il ritorno di Giuseppe con Il respiro del deserto; Ave Maria con Aria per Maria; e via dicendo. Gli unici episodi a rimanere intatti sono Il sogno di Maria e Il testamento di Tito, a cui non è stato aggiunto nessun contributo. Lo stile e il sound della PFM si mantengono fedeli a se stessi, così come i versi di De André che acquistano, però, una nuova forza suggestiva e visionaria, trascinando l’ascoltatore nel racconto, tra i personaggi dei vangeli apocrifi con le loro storie, i loro drammi, le loro speranze. A conclusione, incluso in Laudate Hominem, c’è l’inedito brano Ode all’uomo, un inno con tanto di organo a canne che descrive la figura di Gesù come un compagno di strada.

Un album che vuol essere un riconoscimento all’immenso Faber, dedicato “all’amico, al poeta, all’uomo”, un modo per dirgli grazie, ma anche un sogno della PFM che si avvera, come scrivono nelle note interne: “ci ha spinto, quarant’anni dopo quel primo incontro, a dare vita a questa opera apocrifa, elaborando e componendo nuove architetture musicali per i versi di Fabrizio ispirati al più grande rivoluzionario della storia dell’umanità”. Un sogno che è diventato realtà. Una realtà che ora diventa una missione... “la semineremo sui palchi e per terra, fra borghi e città, la tua Buona Novella”.

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