Gastone Pietrucci – La Macina
Basterebbe leggere quello che ha scritto Enrico de Angelis per il libretto che accompagna il cd per capire che cosa significa e che cosa rappresenta questo terzo e ultimo capitolo della trilogia “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto” proposta da Gastone Pietrucci e la Macina in collaborazione con un gruppo di appassionati amici musicisti, tra i quali ricordiamo i marchigiani Marino e Sandro Severini. In questo lavoro c’è la passione per la propria terra, le Marche, c’è la passione per il proprio lavoro di ricercatore musicale e culturale, c’è la passione per il canto come forma primordiale e privilegiata di comunicazione. C’è la passione, la tradizione (Mentre che rastrellava) e per la canzone d’autore (Il Natale è il 24, di Piero Ciampi). C’è la passione per la poesia che si fa canzone (Supplica a mia madre, di Pierpaolo Pasolini) e per la canzone moderna ed internazionale (Dicono di me – To the unknow man, di Vangelis ed Annamaria Testa).
Un album forte, pieno di calore e di profumo di terra, colmo di cultura popolare, capace di proseguire e concludere una trilogia con grande coerenza e rispetto sia del passato che del futuro. Un lavoro come quello da Pietrucci è il segno tangibile della varietà musicale e lirica offerta da ogni angolo del nostro Paese (qualora ci sia qualcuno capace di tenerne conto…), è la dimostrazione che una cultura sopravvive se è capace di non fossilizzarsi sul passato ma, al contempo, di non dimenticarlo bensì di reinterpretarne il senso, l’originalità di camminare sulle tracce lasciate da chi ci ha preceduto, consci del fatto che se qualcuno ha tracciato un percorso, questo deve essere rispettato. Magari non assurto a verbo assoluto ed incontestabile ma, certamente, apprezzato per lo stimolo dato ad una cultura. “Aedo malinconico ed ardente…” è davvero un album da ascoltare con grande attenzione e considerazione non considerandolo “un prodotto”, seppure di valore, ma un progetto artistico e culturale di grande spessore di un artista ed un gruppo che da oltre quarant’anni credono ed affermano che la cultura popolare è, davvero, una “cosa” molto, molto seria…
01. Angelo che me l’hai ferito ‘l core
02. È lunga la strada (feat. Gang)
03. La “pora” Giulia
04. Il Natale è il 24Ghost tracks
La “pora” Giulia (strofa iniziale)
La “pora” Giulia (tradizionale)
Invictus
Gastone Pietrucci: voce
Adriano Taborro: chitarra classica,
acustica, mandolino, violino, chitarra elettrica
Marco Gigli: chitarra classica,
acustica, voce
Riccardo Andrenacci: percussioni,
batteria
Michele Lelli. Percussioni, batteria
Roberto Picchio: fisarmonica
Giorgio Cellinese: coordinatore
Fabio Verdini: pianoforte, organo
Hammond
Paolo Galassi: basso
Marino Severini: chitarra acustica,
voce
Sandro Severini: chitarra elettrica
Marco Poeta. Chitarra portoghese
Ambrogio Sparagna: organetto
Francesco Caporaletti: basso
Màlleus: C.M.I. Fairlight serie III
Banda Osiris nelle persone di:
Prof. Carlone Jr.: voce, sax
sopranoProf. Carlone Sr.: trombone e cori
Prof. Macrì: bassotuba e cori
Prof. Berti: trombone, mandolino, cori
Orchestra da Camera della “Scuola
Musicale G.B. Pergolesi” di Jesi diretta dal Maestro Stefano
Campolucci.