Aghera
Aghera, in sardo, come
recitano le note del libretto allegato al cofanetto, significa “aria”, e questa
definizione centra in pieno il significato di questo lavoro, debutto discografico
del quartetto sardo composto da musicisti dal ricchissimo background musicale.
Come l’aria infatti i brani di questo lavoro si possono assimilare ad un
fluido, suggeriscono un’atmosfera a tratti impalpabile a tratti densa, creano e
disfano spazi, assumono svariate coloriture senza avere altro apparente filo
conduttore se non, appunto, questa sorta di liquidità.
Non è più jazz, inteso nel senso
canonico del termine questa musica priva di spigoli, di asprezze, dei contrasti
tipici di quel genere; non è però ancora fusion in senso stretto perché è
musica più solare, di più ampio respiro, dalle
caratteristiche più mediterranee, e del resto non potrebbe essere
altrimenti. Malgrado ciò non rientra nemmeno, almeno in senso stretto,
nell’ambito della musica mediterranea, in quanto, come detto, decisamente di
più ampio respiro: ed allora, se si vuole, si può utilizzare il termine “world
music”, perché questo mondo, il mondo
sonoro di Aghera, rientra a pieno titolo tra le espressioni che non hanno un
luogo di provenienza specifico, ma sono un po’ figlie di ogni luogo, ed ognuno
può leggerle in modo personale.
Certo, l’influenza marina c’è
chiaramente nelle atmosfere apparentemente rilassate che improvvisamente paiono
scuotersi, risalire come la marea ed acquietarsi subito dopo, ed un fundus di romanticismo di matrice
italiana non può certo mancare. Molto interessanti, sempre in ottica
interpretativa, le tavole allegate al cofanetto, che raccontano i brani uno per
uno grazie alle acqueforti di Sergio Meloni. Ma questa, tra le molte, è
solo una delle interpretazioni possibili.
01. Prima dell’alba
02. Sembrava un tango
03. Appeso a un filo
04. Lilith village
05. Sulla neve
06. Traveggole
07. Se così non fosse?
08. Infinito (simbolo)
09. Nadir
10. Mai stato così bene
Emanuele Contis: sax soprano e tenore
Andrea Granitzio: pianoforte
Pierluigi Manca: contrabbasso
Andrea Ruggeri: batteria e percussioni