Ammaracicappa
Al Qantarh è il primo lavoro di questo originale gruppo musicale
che nasce dall’intuizione di un musicista salentino, Upapadia, che ha ritenuto che la musica
strettamente legata alle sonorità tipiche del meridione, tra cui ricordiamo la
pizzica, la tarantella, la tammurriata, potesse amalgamarsi in maniera
originale e proficua con sonorità strettamente legate al suono
etnico-mediterraneo. Da qui l’idea di costituire un gruppo musicale che, unendo
differenti percorsi artistici, potesse esprimere le volontà e le potenzialità
presenti nelle corde e nelle memorie artistiche dei componenti dell’ensemble.
Da questo progetto scaturisce un
lavoro in alcuni momenti particolarmente ambizioso (l’ascolto dell’ipnotica Ahi quanto e mara è significativo in tal
senso) che cerca di scavare all’interno di realtà musicali differenti per
giungere ad una sorta di sonorità sincretica (vedi ad esempio il suono
squillante ed incisivo del sax sopranino in Me
vatte lu core) e l’elettronica ben in vista presente in Montevecchio trance. Tradizione e
radici, quindi, che si incontrano senza soluzione di continuità e che cercano
di costruire, insieme, un percorso capace di rendere possibile ed accettabile
una contaminazione musicale ed artistica tra mondi diversi ma non
incompatibili.
In un periodo in cui non è facile
emergere e farsi conoscere nel campo discografico, ormai saturo da miriadi di
produzioni musicali, questa proposta possiede il coraggio di non abbandonarsi a
facili ed ammiccanti sonorità ma lavora nell’ottica di rendere possibile la
creazione di un suono capace di legare varie influenze musicali e culturali per
restituirle con una fisionomia nuova ed “altra”. E l’ascolto di un brano come Lu bene mio rende bene il concetto.
01. Sola sola
02. Ahi quantu e mare
03. Sciarabba
04. Bedd acchia
05. Lu bene mio
06. Me vatte lu core
07. Montevecchio trance
08. Na vampa de focu
09. Canapa canapa
Upapadia: voce, tamburi, marranzano, elettronica Nora Tigges Mazzone: voce Renato Vecchio: sax soprano, sax sopranino, ciaramella Fiore Benigni: organetto diatonico Emj Antonin: elettronica, flauto in sol, voce Ilaria Patassini: voce Paolo Innarella: sax contralto, sax tenore, ciaramella Alberto Gazzella: basso elettrico Valetria cozzani: voce recitante Peppe Voltarelli: voce