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Yo Yo Mundi

Album rosso

Degli Yo Yo Mundi tutto si potrà dire tranne che non siano una band originale, capace di un percorso certamente “militante” ma, al contempo, capace di scarti laterali, di una visione musicale e lirica in grado di superare schemi e consuetudini “attesi”, per assumere atteggiamenti e posizioni artistiche sempre in divenire e alla ricerca di novità. La loro discografia ed il loro cammino ormai ventennale testimoniano l’abilità nel saper leggere, con gli strumenti dell’arte, le situazioni della storia odierna come di quella passata. Ciò è avvenuto con la sonorizzazione del film di Ejzenstejn, “Sciopero”, oppure con l’album-opera “La banda Tom ed altre storie partigiane”: un gruppo non omologabile in un genere quello piemontese, e neppure inscatolabile in un filone, nonostante la loro aperta scelta di parte rispetto a temi e “colori” politici. E questo nuovo lavoro, Album rosso, è un ulteriore richiamo a mantenere alta l’attenzione per i valori importanti della vita, della storia, della politica. Come in tutti i loro lavori gli Yo Yo Mundi hanno scavato nelle musiche, nelle liriche, nelle atmosfere, per rendere vivo e vitale  il senso del proprio fare musica, per rendere essenziale e sincero il proprio proporre temi seri e profondi. Per Paolo Archetti Maestri e soci è evidente la necessità di rendersi autonomi da qualsivoglia etichetta ma anche il desiderio di essere identificati come un ensemble che tramuta la propria ricerca artistica in un coacervo di passioni che non scivolano via inosservate. “Album rosso” è un lavoro forte, intenso, pieno di colori e sfumature, con atmosfere che lasciano il segno, come ad esempio avviene con brani come  Il silenzio del mare oppure in Una bandiera quasi bianca che a parere di chi scrive sarebbe piaciuta tanto a Fabrizio De Andrè sia per l’andamento musicale che per il testo. L’enfasi delle liriche e l’estrema potenza suggestiva delle musiche fanno di “Album rosso” un disco da ascoltare con attenzione, più volte, con la cura di non farsi prendere dall’ansia di ascoltarlo di corsa per spremere tutto quello che potrebbe esservi racchiuso ma centellinandolo con cura e magari riascoltando un brano prima di passare ai successivi. Solo così sarà possibile entrare nella sua anima non banale, non casuale, non scontata. Solo così sarà possibile entrare in sintonia con i temi che questo gruppo, instancabilmente, porta avanti dal 1988. Con i tempi che corrono, tanta costanza significa coraggio. E questo coraggio va certamente premiato.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Yo Yo Mundi
  • Anno: 2008
  • Durata: 52:47
  • Etichetta: il Manifesto Dischi

Elenco delle tracce

01. Il giorno in cui vennero gli aerei
02. Il palombaro
03. Il funerale del clown
04. Domenica pomeriggio di pioggia
05. Oltre la pioggia
06. Ho visto cose che…
07. Il silenzio del mare
08. Scultura di nuvole
09. La sposa dell’ombra
10. Una bandiera quasi bianca
11. Vermiglio
12. La solitudine dell’ape
13. Coda d’ape
14. Età inquieta
15. E a un certo punto il rosso cambiò colore
16. Anarcobaleno

Brani migliori

  1. Il silenzio del mare
  2. Una bandiera quasi bianca
  3. Anarcobaleno

Musicisti

Paolo Archetti Maestri: voce, chitarra classica, acustica ed elettrica
Andrea Cavalieri
: basso elettrico, contrabbasso, voce, metallofono, glockenspiel, clarinetto
Fabio Martino
: fisarmonica, tastiere e programmazioni, voce
Fabrizio Barale
: chitarre elettriche
Eugenio Merico
: batteria, percussioni, cajòn

Luca Olivieri: pianoforte, tastiere, cembalo
Giovanna Vivaldi
: violoncello
Paolo Bonfanti
: chitarra elettrica, chitarra slide
Steve Wickam
: violino
Suso
: Voce
Andrea Assandri
: batteria
Maurizio Camardi
: sax sopranino, sax soprano, sax baritono, benas, flauti etnici, duduk
Diego Pangolino
: ocean drum, djembe, conga, shakers, tamburello, piatti, percussioni, tableas, darbouka, guiro, cimbali
Marianna Giannone
: violino
Alex Leonte
: violino
Federico Baldizzone
: viola
Patrizia Laquidara
: voce
Roberto Lazzarino
: chanter, chitarra elettrica
Laura Bombonato
: voce recitante
Alessio Lega
: voce e chiatarra acustica
Marcello Crocco
: flauto traverso
Fabrizio Pagella
: voce recitante
Daniela Caschetto
: violoncello
Massimo Carlotto
: testo di #15