ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Fonokit

Amore o Purgatorio

Può il Salento, fucina riconosciuta di una miriade di formazioni che si muovono in un ambito, generalmente, etnico/mediterraneo, innamorarsi del punk? Cosa c’entra il limaccioso Mare del Nord con il limpido Mediterraneo, che cos’hanno in comune le assolate terre pugliesi con le verdi e piovose colline britanniche? Mettiamola così: chitarra, basso, batteria e voce; via gli strumenti “etnici”, via l’elettronica troppo “spinta”, rimane, asciutta ed essenziale, l’anima del punk.


I Fonokit, peraltro, pur essendo all’esordio discografico, sono, e si sente, tutt’altro che dei “novellini” che, secondo l’adagio per cui il punk sono “quattro-accordi-in-croce”, si buttano un po’ inconsapevolmente in una nuova avventura.


"Amore o Purgatorio" è un lavoro molto ben confezionato, vivace, movimentato, ben suonato, in cui la matrice stradaiola di fondo si accompagna ad arrangiamenti curati; il risultato sono tredici tracce che, oltre al punk d’oltremanica, rimandano per certi versi al post-punk (o synth-pop, o anche new wave...) italiano dei primi anni ottanta.


Chi sono io, o anche Ho deciso, Vendimi un sogno, Non è possibile, in questo senso, sono molto più vicine alle sonorità di gruppi come i Denovo o, volendo essere più attuali, i Bluvertigo, piuttosto che ai Clash o ai Wire, questo per dire che l’influenza britannica c’è, ma non (sempre) si sente.


Il trio salentino, Marco Ancona alle chitarre ed alla voce, Paolo Provenzano, alla batteria e Ruggero Gallo al basso, coadiuvato ai synth ed alla produzione da Mimmo Capuano, sceglie di cantare in italiano, si affida a sonorità essenziali, mai troppo elaborate, a ritmiche semplici, lineari, puntando molto sulla resa “d’insieme”, per cui non ci sono tentazioni soliste ma un suono compatto, robusto, preciso e di immediata presa.


Anche i brani più “soft” come ad esempio, Non esiste, Viene sera, Nes, sono quasi disadorni, decadenti, eppure colpiscono nel segno così come quelli più “tirati”, Fine, Sedia elettrica, Ammirami, in un’alternanza che, studiata o casuale che sia, risulta vincente e molto interessante per l’ascoltatore che, senza punti di riferimento precisi, attende il brano successivo “per vedere un po’ dove si va”.


Lunga strada ai Fonokit, partiti sicuramente con il piede giusto.
 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Fonokit, Mimmo Capuano
  • Anno: 2010
  • Durata: 48:18
  • Etichetta: Bliss Corporation

Elenco delle tracce

01 Fine
02 Non posso farne a meno
03 Chi sono io
04 No money no cash
05 Non esiste
06 Ho deciso
07 Vendimi un sogno
08 Non è possibile
09 Sedia elettrica
10 Viene sera
11 Nes
12 Ammirami
13 Materia tattile
 

Brani migliori

  1. Non posso farne a meno
  2. No money no cash
  3. Ho deciso

Musicisti

Marco Ancona: voce, chitarre
Paolo Provenzano: batteria
Ruggero Gallo: basso
Ospiti: Mimmo Capuano: synth, campioni addizionali