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Le Maschere di Clara

Anamorfosi

Tutta la potenza di un power-trio, strumentazione inconsueta e particolarmente “asciutta”, alcuni rifermenti ad un certo (e spesso misconosciuto) dark-rock dei primi anni ’70, Black Widow, High Tide, Atomic Rooster, ma anche ad alcuni lavori dei King Crimson, specie quelli fra il 1973 ed il 1975.

Nella loro proposta musicale però, Le Maschere di Clara non guardano certamente solo al passato: l’approccio strumentale è un’interessante miscela di progressive-metal e noise, legati insieme da atmosfere cupe, elettriche, a tratti fortemente “nervose”, scandite da ritmiche sincopate, irregolari, solo parzialmente addolcite dal pianoforte e dalle tastiere che prediligono, in alcuni passaggi, timbri leggermente più melodici. Sopra tutto, però, c’è l’inquieto ed inquietante violino elettrico, protagonista assoluto, e capace di creare atmosfere angoscianti, tenebrose, che esplodono in passaggi improvvisi, lancinanti e di rara potenza; non ci sono chitarre, peraltro, e da ciò si intuisce chiaramente quanto Laura Masotto sia il fulcro attorno al quale sono imperniati i brani di Anamorfosi, il debut-album del trio veronese.

Bruce Turri scatena, con la sua batteria, un vero tornado poliritmico, dai tratti spesso quasi hardcore, trascinando letteralmente la band verso momenti quasi parossistici; Lorenzo Masotto, detto del lavoro tastieristico, aggiunge ulteriore tensione con le potenti linee di basso, a tratti fortemente distorto.

L’amalgama è equilibrata, i suoni secchi, pungenti, definiti, vere e proprie sciabolate che colpiscono l’ascoltatore perché questa è musica che eccita i sensi, fatta per stimolare reazioni, per sfogare una tensione, quasi fisica, a stento repressa. Non ci sono attimi di pausa, nessuna “ballad”, o pseudo tale, messa lì per far rifiatare, per creare un’attesa, un momento di “sospensione”: solo qualche raro passaggio più melodico, che conserva però le stesse caratteristiche di ansia a stento controllata.

A tratti il riferimento è prossimo ai commenti musicali di quel filone cinematografico, noto come “poliziottesco”, nato in Italia negli anni ’70 e tornato prepotentemente alla ribalta, suscitando l’interesse, tra gli altri, di molti musicisti, proprio per la capacità di sottolineare in modo adeguato le atmosfere più oscure e nervose. Da sottolineare anche le parti vocali, in special modo quelle di Laura Masotto, novella Cassandra, dai toni aulici e solenni quasi fosse una sacerdotessa posseduta da uno spirito.

Su cd, sicuramente, una band che cattura l’attenzione; dal vivo, molto probabilmente, un gruppo capace di catalizzare in modo totale l’attenzione del pubblico. Comunque una bella scoperta che, se i ragazzi manterranno questo “tiro”, promette bene, molto bene…

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Le Maschere di Clara, Alberto Gaffuri, Federico Pelle
  • Anno: 2011
  • Durata: 54:49
  • Etichetta: Black Widow

Elenco delle tracce

01. 23.23

02. Habanera

03. Acheronte

04. Apidistra

05. Gustavo Rol

06. L’essenza

07. Piombo

08. Sonata in Re minore

09. Venere

10. Porpora

11. Vienna dorme

Brani migliori

  1. Gustavo Rol
  2. Piombo
  3. Sonata in Re minore

Musicisti

Lorenzo Masotto: pianoforte, basso, voce Laura Masotto: violino, voce Bruce Turri: batteria, voce Bologna Violenta (Nicola Manzan): violino, voce