Rino Pisani
Alternando l’italiano al dialetto (che non è una parolaccia: sembra sempre che se non parli di “lingua” tu offenda qualcuno, ma è solo la retorica del politically correct), con prevalenza di quest’ultimo, il brindisino Rino Pisani confeziona un album veramente ammirevole, di elegante, calibrato profumo folklorico, con uno strumentario prezioso e finemente speziato, che può qua e là ricordare (soprattutto nella componente vocale, ma non solo) l’Enzo Avitabile più squisitamente etnico (il cantante/strumentista a corde più del sassofonista, per capirci), ma anche il Modugno a sua volta vicino alla sua terra (che era sempre la Puglia, com’è noto, anche se qualche decina di chilometri più in su).
Una fragrante danzabilità intestina innerva ulteriormente una musica in cui anche la parola, si fa inevitabilmente suono, docile/evocativa/seduttiva, e dove gli inserti strumentali non mancano (Scirocco Greco è totalmente wordless, e particolarmente ampia è anche la coda di Primavera araba), forti – a macchia di leopardo – di personalità dello spessore dei vari Epifani, Ouassini e Mesolella. Un album che non deve proprio passare inosservato.
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01. Ci s’aza lu vientu
02. Controra
03. La Umba
04. Settegiacchette
05. Anima libera
06. Scirocco Greco
07. Sciandili
08. Comu à nu suennu
09. Primavera araba
10. Tiempu
Rino Pisani: voce, chitarre, mandola, archi - Antonio Bruno: chitarre, oud siriano, tastiere, voce - Cosimo Romano: contrabbasso, basso elettrico - Mimmo Epifani: mandolino, strumenti a plettro, voce in 01 - Giuseppe Grassi: strumenti a plettro in 01 - Angela Loiacono: voce in 01 e 07 - Areski Belkacem: percussioni, voce in 05 - Jamal Ouassini: violino in 05 e 09 - Mario Salvi: organetto in 08 - Fausto Mesolella: chitarra in 09 - Pino Romanelli: voce narrante in 09