Orchestra Multietnica Arezzo
Nasce come un laboratorio culturale promosso dalle Officine della Cultura (con il sostegno del Comune di Arezzo) il progetto dell'Orchestra Multietnica di Arezzo. Un progetto che ha nel suo DNA la necessità di incontrare culture musicali e tradizioni differenti tra loro e da questo incontro far scaturire non un banale senso e segno di meticciato che sa convivere, ma un'espressione artistica a tutto tondo, autonoma e ben strutturata.
Passano all'ascolto brani di differenti tradizioni musicali e culturali ed in tutti i brani è evidente sia la passione di chi questi brani li ha vissuti (e li vive) in prima persona come segno di identità ma, nel contempo, la grande disponibilità nel metterli in gioco nel confronto con altri mondi, altri stili, altre sensazioni e “credo” artistici e non solo.
Sotto la direzione del bravo Enrico Fink, artista di nota e collaudata bravura, l'Orchestra Multietnica di Arezzo si propone con grande sobrietà evitando facili personalismi e/o virtuosismi mirando sempre all'obbiettivo di creare un gruppo, un amalgama, un'ensemble che sappia condividere i percorsi delle varie realtà facenti parte dell'Orchestra, restituendo a tutti i componenti una sorta di presa di coscienza d'essere parte di un unico sforzo: usare la musica per avvicinare le genti e non per costruire muri che le dividono.
“Animameticcia” crediamo rappresenti lo sforzo finale (o iniziale?) di un percorso che non vuole cercare una banale (seppur importante) integrazione artistica ma, soprattutto culturale laddove, grazie ad essa, si sia in grado di apprezzare o meno, ma senza pregiudizi, ciò che è arte “altra”, degli “altri”.
01. Animameticcia (Bessarabia/Shukno patar nupur/Uskudar
02. Doyna
03. Bukoviner freylekhs
04. Miserlou
05. Fogh en nakhal
06. El helwa di
07. Erev/Yarus
08. Longa farahfaza
09. Breve
10. Syrto
11. Aye khuku aye
12. Omaggio alla fisarmonica di Vasil
Enrico Fink (Italia): direzione, voce, flauto Sandro Beoni (Italia): batteria Maher Draidi (Palestina): darbouka Adriano Checcacci (Italia): darbouka Ramsè Gustavo Cortes (Messico): djambè Massomi Ferri (Italia): bouzouki Simon Chiappelli (Italia). Tromonr Leonardo Morella (Italia). Troma Filippo Mazzini (Italia): troma Gianni Micheli (Italia): clarinetto Loai Khalil Ibrahim (Palestina): oud Giovanni Zito (Italia): tamburelli, voce Massimiliano Dragoni (Italia): salterio, percussioni Luca Baldini (Italia): basso Alberto Patania (italia): chitarra Daniela Nocentini (Colombia): clarinetto basso Lea Mencaroni (Italia): oboe Giulia Bonaccorso (Italia): violino Mariel Tahirai (Albani): violino Paco Mengozzi (Italia) violoncello Mariaclara Verdelli (Italia): violoncello Elisa Zito (Italia): violino Emad Shuman (Libano): voce Salma Akter (Bangladesh): voce, harmonium Tito Anisuzzaman (Bangladesh): movimento