C’è la malinconia e la dolcezza
che solo una chitarra acustica è in grado di dare. C’è una voce che passando da
Pau dei Negrita a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro rimane ugualmente
distinguibile e ben definita. E poi ci sono le parole. In questo disco di
Paolo Tocco,
Anime sotto il cappello, le parole sono cercate e ricercate,
descrittive, immaginarie e vissute.
L’ispirazione ai migliori rappresentanti
del nostro cantautorato si sente forte già dai primi brani e si continua a
respirare fino all’ultima nota del disco. La chitarra acustica e l’utilizzo
dell’armonica a bocca ci dirige nell’accostamento, ricercato anche forse in
maniera eccessiva, in particolare verso uno di loro: Francesco De Gregori. Questa
vicinanza, stilistica per quel che riguarda la composizione stessa dei testi,
quanto tematica visti gli argomenti affrontati, quanto musicale per le
atmosfere di molti brani, dà all’intero album un ottimo fil rouge che lega alla
perfezione tutte le storie delle canzoni, togliendo però forse un po’ di
originalità.
Originalità che invece troviamo
in alcuni dei brani come
Il fante a
bastoni, splendida fiaba di un tempo antico colma di immagini di un mondo fantastico
e lontano che ritrova il suo significato nel presente e in quelle tre carte,
tre amici, di seme diverso ma di uguale valore.
Regina regina, è un'altra delle storie di questo disco che vale la
pena raccontare, un nostalgico ritratto di donna, venuta dal mare, che l’uso
dei violini sa rendere sapientemente intenso e quasi
notturno.
Lo straniero di via
Garibaldi seppur nella melodia risuona alle orecchie come la più degregoriana
di tutte le storie raccontate, è uno dei testi più belli e completi, nel senso
che ha un inizio, uno svolgimento ed una fine, come fosse un piccolo film.
La presenza di De Gregori c’ha
accompagnato lungo tutte le tracce fino a
Lo
sposo e la sua spina di grano che del Principe della musica italiana è un
vero omaggio, con continui rimandi alle sue canzoni ed ai suoi personaggi più
famosi, da Alice, alla Donna cannone.
Dicevamo all’inizio delle parole
al centro di questo album. Parole che raccontano storie di donne intense,
difficili da raccontare e di uomini amici, facili da capire. E’ un album di storie
di anime questo di Tocco, di quelle innamorate, addolorate, di quelle sole o disperate:
di tutte quelle anime che, intraviste sotto un cappello scuro, si incontrano ed
attraversano in una vita intera.
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