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Luisa Cottifogli

Anita

La prima volta che vidi ed ascoltai cantare Luisa Cottifogli fu ad uno showcase dei Marlevar di cui, allora, era voce solista. Mi colpì molto la sua maniera di offrire le parole con il canto. Morbido ma incisivo, lieve ma potente al contempo. Una capacità di esprimere bene e nel profondo il senso delle parole che non era usuale. Ed ora, dopo l’importante esperienza con i Quintorigo eccola ritornare alle scene discografiche con un bel lavoro, Anita, dedicato all'eroica moglie di Giuseppe Garibaldi (Anna Maria de Jesus Ribeira da Silva, questo il suo nome completo).

Nel disco sono presenti varie suggestioni provenienti da differenti ambiti, ma soprattutto di profumo sudamericano (Eu sou meu guia ne è l'esempio più evidente). Non mancano espressioni jazzate, come in Non mi basta la vita, giocata sul ritmo della batteria di Chicco Capiozzo, il violoncello di Enrico Guerzoni ed il suono dei clarinetti di Gabriele Mirabassi e Gianni Pirollo che dipingono splendide note sulla tavolozza di questo affascinante brano. In Insereneda è invece possibile percepire ed apprezzare la grande qualità canora ed interpretativa della Cottifogli che più che cantare racconta il brano, ben supportata dal suono dei clarinetti suonati dai musicisti citati con il supporto del clarinetto basso suonato da Marco Zanardi. Ed è prezioso l'uso dei tre clarinetti che riescono a non sovrapporsi e, nel contempo, a rendere un suono morbido e definito al brano, così come un bell'esercizio canoro e musicale è racchiuso in Rosa (violoncello e voce), in portoghese, per un’intensa canzone d'amore.

Non lascia indifferenti Fragilidad, riuscita versione del brano Fragile di Sting, che in questo caso è cantata in spagnolo in maniera morbida e sognante, senza nessuna remora o timore verso la versione originale del musicista inglese. Anita è invece una sorta di memoria ed omaggio all'eroica combattente, che dal Brasile seguì il suo amato per morire tra le nebbie delle paludi del Po. Intensa canzone, ricca di suggestioni e nostalgie. Il saluto finale è lasciato a Sai gato Preto (Ninna nanna) dove con voce solo la Cottifogli prende per mano l'ascoltatore e lo conduce verso un mondo pieno di sogni e di magie.

Un lavoro maturo, pieno di passione e di stimoli di grande spessore artistico questo Anita, che senza nulla togliere alle precedenti esperienze artistiche, dimostra quanto Luisa Cottifogli sia un'artista a tutto tondo, capace di camminare sulle proprie gambe e di mettere la propria voce al servizio di qualsiasi progetto necessiti di talento e duttilità vocale.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Luisa Cottifogli e Gabriele Bombardini
  • Anno: 2010
  • Durata: 45:50
  • Etichetta: Nuccia

Elenco delle tracce

01. Filastrocca sulle dita

02. Ora sentire

03. Eu sou meu gula

04. Non mi basta la vita

05. Insereneda

06. Rosa

07. Quasi vero

08. Fragilidad

09. Anita

10. Sai gato preto (Ninna nanna)

Brani migliori

  1. Filastrocca sulle dita
  2. Rosa
  3. Sai gato preto (Ninna nanna)