Non siamo più abituati ai suoni proposti da
Mario Crispi, che in “
Arenaria” - il suo ultimo lavoro - ci
accompagna in terre sonore sconosciute o, comunque, poco frequentate. “
Arenaria” non è un album facile, così
come non lo era il suo predecessore “
Soffi”,
così come non è facile porsi nell’ottica dell’artista siciliano che, da sempre,
predilige la ricerca al facile approccio con la musica. Un lavoro proposto da
Crispi, in veste solista oppure con gli
Agricantus,
richiede attenzione, meditazione, dedizione perché la musica, passata
attraverso le intuizione del musicista palermitano non sono mai banali bensì
un’esperienza sonora e culturale. Il suo non è solo un prodotto artistico,
gradevole o meno, ma il risultato di una ricerca profonda nelle proprie radici
ed anche nella necessità di trasformare queste radici in qualcosa di
intelligibile, di condivisibile, anche con coloro che sono lontani dai suoni e
dalla cultura proposti da Crispi. E così come ben aveva impressionato “
Soffi” anche “
Arenaria” lascia il segno trasportando l’ascoltatore, consapevole o
meno, in un mondo pieno di suggestive fantasie, mai fini a se stesse ma
profondamente radicate nella tradizione e nel passato della “
terra madre”. Un album coraggioso “
Arenaria”, un album che interroga chi
lo ascolterà circa il senso di una ricerca spesso non compresa, talvolta
giudicata snob, eppure necessaria ed importante per il mantenimento e per la
diffusione di una cultura che aiuta ad osservare quanto ci unisce rispetto a
quanto ci divide rispetto ad altre culture. Magari quelle a noi più prossime…
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In dettaglio
- Produzione artistica:
Mario Crispi – Associazione
Culturale Formedonda
- Anno: 2009
- Durata: 66:36
- Etichetta: Suono Records
Elenco delle tracce
01. Cala (ore 4.12’)
02. Andatura
03. Gufah
04. Cannitu
05. Putiri
06. Tholos
07. Focu
08. Carrittera
09. Cuntu ri guerra
10. Folkalab (07-02-08)
11. Iccari
12. Scuru
13. Gurfah return (remox by Dailo
Rispoli)
Brani migliori
- Gurfah
- Focu
- Iccari
Musicisti
Mario Crispi: flauto modificato, duduk, flauto modificato, mauixaphoon,
quartana, ney persiano, arghoul, sikus, caval romeno, djdjeridu, friscalettu,
zummara, marranzanu, darbouka, santur,
Maurizio Curcio: basso stick
Massimo La guardia: percussioni
Giuseppe Lomeo: chitarre
Enzo Rao: violino
Salvatore Bonafede: pianoforte
Sergio Laviola: chitarra classica
Francesco Calabria: effetti
Rajaz: inserti dub
Domenico Marco, Salvatore Ruzzolino, Fabio Catalano, Domenico Pirrone,
Vincenzo Cesare, Alberto Franchin: violino
Vincenzo Schembri, Giuseppe Brunetto: viola
Giorgio Gasbarro, Francesco Pusateri: violoncello