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Daniele Castellani

Arrivederci Emilia

Dalla Terra che diede i natali al poeta-letterato Matteo Maria Boiardo arriva il debutto solista di Daniele Castellani da Scandiano, dopo aver militato nei Vana Redman e nei Rainero. Stavolta, con Arrivederci Emilia, scodella un settebello di canzoni spontanee e fluide che deliziano per la semplicità con cui interagiscono immediatamente con l'orecchio. Non parliamo di chissà quale capolavoro ma di un dignitosissimo debut-album, tanto sincero quanto mai forzato. Apprezzo chi, come lui, compone pezzi solo quando c'è una valida ragione, con contenuti nostalgici ma non tristi, ponderativi ma mai sgretolanti e sarcastici, se non in rare occasioni.

Oslo è l'inizio fiammante del menù, con accentature decise ed efficaci svisate pop-rock . Canzon  d'amore sul lastrico è condita da striature funky e fraseggi di buon rock, con la vocalità di Daniele che conduce spesso alla matrice stilistica di Ivan Graziani su tutta la linea dell'opera. Invece, tra lo ska ed il reggae, la title-track è inzuppata di un amarcord per un'Emilia smarrita, irriconoscibile e bistrattata dal tempo e dalla memoria nella quale è difficile ormai ritrovare le proprie radici. Leggera e spensierata è Fredda è la notte, col suo incedere  elastico che strizza l'occhiolino  al  Banana Repubblic della premiata ditta De Gregori-Dalla, mentre in Snowland risulta centrata l'idea di privare il pezzo delle parole, appannaggio di una scelta strumentale che ben delinea l'idea dell'errare notturno in cerca del guizzo ludico. Le riflessioni scorrono fluide, in chiaro-grigio, e quando è il momento di rivedere le posizioni personali di fronte ai propri idoli appesi sul muro di casa, con Maledetti posters Daniele s'accorge che la maturità  rivoluziona positivamente il senso critico, abbandonando false  maschere fin qui indossate e questa concettualità la esprime con gusto, immettendo riff chitarristici che rimandano ai The Knack, quelli di My Sharona.

In definitiva: Arrivederci Emilia è un lavoro equilibrato, sensato e (soprattutto) non indotto da pressione alcuna. Tanto basta,  per distinguersi nella savana di tanti prodotti insignificanti ed inutili: al contrario, Daniele ha saputo narrare aneddotiche concrete e garbate con cuore sincero ed anima fantasiosa, riservata solo a sensibili artisti e percettivi osservatori.

 

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In dettaglio

  • Anno: 2018
  • Durata: 29:12
  • Etichetta: New Model Label

Elenco delle tracce

01. Oslo
02. Canzon d'amore sul lastrico
03. Arrivederci Emilia
04. Fantastici poemi
05. Fredda è la notte
06. Slowland
07. Maledetti posters

Brani migliori

  1. Maledetti poster
  2. Fredda è la notte
  3. Canzoni d'amore sul lastrico

Musicisti

Daniele Castellani: chitarra elettrica, voce, basso  -  Massimo Colla: chitarra acustica ed elettrica  -  Alessandro Sartori: batteria , percussioni  -  Stefano Papetti: tastiere