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Ear

Asfodeli da conservare


L’arte della sottrazione in musica, come nelle altre discipline, è un esercizio tanto affascinante quanto pericoloso, nel praticarla si rischia di scarnificare le diverse componenti senza riuscire a mantenere equilibrio, densità e conseguentemente peso specifico. Gli Ear, trio di Faenza giunto al secondo fatidico album, tentano, attraverso una registrazione totalmente acustica e minimalista del loro folk d’impianto anglosassone, di “sottrarre” quanto più possibile al fine di mettere in bella evidenza le due chitarre, il canto, qualche percussione (a volte un po’ troppo in primo piano) e le incursioni dosate ma piuttosto efficaci del violino di Eulalia Grillo. L’operazione si rivela riuscita solo in parte in quanto, pur riconoscendo intuizioni interessanti che donano all’ascolto atmosfere delicate in particolare sul versante degli arrangiamenti, alla fine la necessità di ridare vigore e corpo alle canzoni porta ad esagerare, su tutte il caso di Cose (la mia altalena) in cui si cerca un crescendo con il contributo dei Martinicca Boison per un risultato un poco pasticciato e sopra le righe. Qua e la compaiono forzature figlie di un autocompiacimento di fondo e spesso il cantato sgomita con la musica entrandone in rotta di collisione ed in ultima analisi quest’ultima soccombe sotto il peso di testi verbosi, pilotati dal canto un po’ monocorde e omologato di Cristiano Sapori. Il vero problema è proprio la debolezza delle canzoni, spesso tediose, che non ti rimangono impresse come ci si aspetterebbe a fronte di un progetto ambizioso. I momenti migliori sono Hic et nunc e Incontrastato, brani nei quali corre in soccorso la splendida voce di Sara Piolanti dei Caravane de Ville che, duettando, lascia intendere quale dovrebbe essere la via da seguire in futuro per i tre bravi musicisti: “aggiungere”, poco alla volta, con parsimonia e qualità.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Ear
  • Anno: 2008
  • Durata: 44:25
  • Etichetta: Autoprodotto

Elenco delle tracce

01. 5 minuti
02. Uscire di qui
03. Mia di me
04. Ame dorme
05. Hic et nunc (capo mannu)
06. Senza mollica (herbamate)
07. Cose (la mia altalena)
08. Tra oceano e cielo lo spazio della musica
09. L’unico modo che ho di chiamarti
10. Portami con te, trascinare
11. Incontrastato (3-6-2-5)

Brani migliori

  1. Hic et nunc (capo mannu)
  2. Incontrastato

Musicisti

Cristiano Sapori: chitarra, voce
Andrea Barlotti: chitarra, cori
Eulalia Grillo: violino

Sara Piolanti:  voce in #5, #11
Luca Stoppa
: percussioni, albero dei suoni, armonica
Martinicca Boison
: suonano e cantano in #7