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Approdi

Avanguardie Musicali a Napoli Vol. 1

Ciò che ha reso possibile il progetto è l'idea della funzionalità della musica contemporanea, assecondando una semplice massima: ad ogni istante della giornata, e a ciascuna esigenza di lavoro, svago, riposo, rilassamento, corrisponde una determinata musica”.
Questa, in sintesi, la motivazione che ha spinto questo gruppo di musicisti, compositori ed autori dell’area partenopea a realizzare il primo capitolo di una vicenda musicale che ha l’ambizione di proseguire nel tempo: e che Napoli e dintorni siano in pieno fermento artistico, lo dimostra il fatto che anche ambiti musicali considerabili “di nicchia” trovano spazio e, soprattutto, occasioni per mettersi in mostra.

Avanguardie Musicali a Napoli Vol. 1 è un album necessariamente eterogeneo, perché differenti sono le teste ed i percorsi artistici che lo hanno partorito: eppure a giochi fatti, una volta ascoltato, non palesa dissonanze o disordine, ma una sorta di caleidoscopica unitarietà, per cui non lo si può considerare una somma di monologhi ma piuttosto un dialogo a più voci. Tante teste, come detto, tante esperienze e, di conseguenza, numerosi strumenti: si va dal classico allo sperimentale, dall’avanguardia alla tradizione. Ai legni ed agli ottoni si affiancano i tasti, ma anche i processori, l’elettronica, nella riproposizione di una sorta di “duello” che arriva da lontano, forse dalla fine degli anni ’60, se non dagli anni ’50 addirittura, periodi in cui si svilupparono alcune fascinazioni allora considerate singolari: affiancare il rock alla musica classica, da un lato, ed eseguire la musica classica con strumentazioni d’avanguardia, con i primi computer, le prime schede audio.

E’ un percorso “carsico” quello della sperimentazione, che ogni tanto viene alla luce con esempi eclatanti ma quasi immediatamente si rituffa fra macchinari, laboratori, tentativi: una sorta di “figlio in provetta” che rinasce ogni qualvolta determinati risultati portano a dire: “Ci siamo…”, a porre un punto fermo che peraltro non è un arrivo ma una ennesima ripartenza.
Il titolo di questo lavoro, Approdi, in questo senso non deve affatto trarre in inganno: è vero che si tratta tecnicamente di un “arrivo”, perché diversi “corsi d’acqua musicali” sono giunti ad una foce comune, ma d’ora in poi questo fluido musicale si getta in un mare ancora più grande, in cui si rimescolerà, necessariamente, con altre sollecitazioni, altri stili, altri approcci.

Da qui nasceranno altre realizzazioni, altre interazioni, i cui risultati sono ad oggi imperscrutabili, proprio perché sono impliciti, nel concetto di sperimentazione, i concetti di innovazione, verifica, applicazione di nuovi metodi e contenuti: ed in questo senso la strada è, in massima parte, ancora da tracciare.

 (nella foto Luciano Cilio, cui è dedicato il disco)

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Girolamo De Simone
  • Anno: 2015
  • Durata: 53:45
  • Etichetta: Konsequenz/Ferenc Liszt

Elenco delle tracce

01. Per Luciano Cilio
02. Genoma II, Sequenza I-XIII
03. Epitaffio di Sicilo – Thank you Mr. Hooke
04. Oniric states of mind (Alternative version)
05. Bordone #5
06. Minimal moralia (I)
07. Danza de’ scunciglie
08. High life
09. Reticoli sonori
10. Studio improvviso
11. Volere, voler, volere
12. Cicli
13. Iside
14. Ouverture dal balletto: “La favola di Biancaneve”

Brani migliori

  1. Genoma II, Sequenza I-XIII
  2. Epitaffio di Sicilo – Thank you Mr. Hooke
  3. Danza de’ scunciglie

Musicisti

Luca Buonaguidi: voce  -  Carlo Vignaturo: chitarra  -  Max Fuschetto: sax soprano, oboe, voce, mbira, elettronica, pianoforte  -  Enzo Amato: chitarra  -  Antonella Pelilli: voce  -  Pasquale Capobianco: chitarre elettriche, chitarre acustiche  -  Girolamo De Simone: pianoforte  -  Giulio Costanzo: percussioni, vibrafono  -  Marco Caligiuri: percussioni, vibrafono -  Silvano Fusco: violoncello  -  Valerio Mola: contrabbasso  -  Giusto Pappacena: pianoforte  -  Carolina Dello Iacono: flauto in sol  -  Piero Viti: chitarra  -  Vito Ranucci: elettronica  -  Gabriele Montagnano: elettronica  -  Patrizio Marrone: pianoforte elettrico  -  Enrico Iannaccone: composizione, pianoforte, elettronica  -  Alessandro Petrosino: chitarra, computer  -  Enrico Mormile: voce  -  Carlo Mormile: pianoforte  -  Fabio Maestri: direzione d’orchestra Orchestra del Teatro di S. Carlo