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Erica Mou

Bacio ancora le ferite

A quattro anni, per colpa di una trasmissione televisiva, voleva imparare a suonare il violino, poi la strada intrapresa è stata un’altra: canto e chitarra ad accompagnare. Erica Mou, al secolo Erica Musci, è una giovane cantautrice pugliese solamente diciannovenne. Talento precoce vincitrice di diversi premi e manifestazioni canore tra cui il Liri Festival ed il premio Augusto Daolio. Ora, assolte le dovute presentazioni, immergiamoci nella sua arte, nella sua voce lieve complessa ed elegante, bellissima espressione della sua fine capacità compositiva.
E’ cresciuta ascoltando musica, da quella impegnata dei nostri cantautori più validi, Fossati, De Andrè, Guccini, al rock più classico dei Led Zeppelin, fino alla chitarra di Ben Harper e alla musica elettronica. Questo Bacio ancora le ferite è il suo primo album di inediti, prodotto dalla Auand,  etichetta jazz del produttore Marco Valente. E del jazz se ne sente sicuramente l’impronta, musicale e stilistica, ma affermare che questo è un disco dove il jazz è predominante, tanto da farlo rientrare in dei limiti ben precisi, proprio non si può. E’ al contrario un album di non semplice definizione. Non facile da incasellare in un unico stile, perché se i testi sono quelli ricercati e profondi di una giovane cantautrice, i suoni spaziano lungo tutti i confini possibili: dall’acustico, all’elettronico, al rock.
I temi che la giovane cantautrice pugliese affronta, sono quelli di una quotidianità a volte solo accennata, interpretati con uno sguardo sensibile e senza filtri ed una capacità di ascolto tipica di chi si lascia pienamente attraversare dalle cose del mondo. E queste cose del mondo vengono poi masticate, digerite e gettate nuovamente fuori, in alcuni tratti in modo forse ancora un po’ acerbo, da questa voce potente, elegante ed armoniosa.
I suoi testi dal linguaggio ricercato ma moderno, che riescono quasi sempre a non cadere in quella complessità forzata e un po’ intellettualoide tipica di tante nuove produzioni cantautorali e le nuove, ampie ed aperte sonorità, fanno di quest’album e della sua compositrice una bellissima novità che, in questa a volte troppo ripetitiva realtà italiana, vale veramente la pena di essere ascoltata.  

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Marco Valente     
  • Anno: 2009
  • Durata: 46:10
  • Etichetta: Auand

Elenco delle tracce

01. E’
02. Oltre
03. Domenica
04. E mi
05. La neve sul mare
06. Dipendenza
07. Pensiero stupendo
08. Sera d’acqua
09. Senso
10. Lame
11. Trentotto
12. Indietro

Brani migliori

  1. Oltre
  2. Pensiero stupendo
  3. Lame

Musicisti

Erica Mou: voce, chitarra acustica, urla, accendino
Antonello Papagni
: chitarre, basso, rhodes, programmazione, cori
Mirko Signorile
: pianoforte
Antonello Pagani
: basso
Marco Valente
: basso, contrabbasso, cori stonati, fischio, urla, pentole
Gianluca Petrella
: trombone
Mirko Signorile
: pianoforte
Gaetano Partipilo
: sax e flauto 
Grag Heffernan
: violoncello
Francesco Bearzatti
: clarinetto
Nate Wood
: batteria
Kaveh Rastegar
: basso
Zach Broch
: violini
Luigi Claudio
: mani