Modena City Ramblers
Ci ricordiamo della Resistenza in Italia a stento il 25 Aprile di ogni anno, quando vediamo sfilare in televisione qualche vecchietto (sempre di meno purtroppo) che ancora con le lacrime agl’occhi e tante rughe nelle mani, ci racconta storie che sembrano provenire da altri Paesi e sicuramente da un altro tempo. Eppure mai come in questo periodo storico avremmo tutti bisogno di ascoltarle ancora quelle storie. I Modena City Ramblers nel loro nuovo doppio album Battaglione Alleato, chiamando a raccolta i loro amici e tanti compagni di strada, ci raccontano una storia che forse conosciamo poco. E’ quella di un gruppo di uomini, cento per la precisione, parà inglesi, disertori austriaci e tedeschi, combattenti russi, uniti ai partigiani della zona intorno a Reggio Emilia che, nei tanti mesi di Resistenza sulla Linea Gotica, hanno mischiato lingue, tradizioni, ideali, e vite.
Ventisei brani per immaginare ventisei istantanee dell’operazione militare più famosa del Battaglione Alleato, l’attacco al comando tedesco di Botteghe d’Albinea nel marzo del ’45. Ventisei canzoni per parlare di quei ragazzi e di quelle donne (staffette) e di come questi si ritrovarono insieme, forzatamente vicini, per giorni e mesi. Cantavano, danzavano, tra amicizie e amori, con la musica sempre ad accompagnarli, violino, fisarmonica o cornamusa che fosse.
Il suono di questo doppio album è quello dei MCR, non c'è da aspettarsi nulla di diverso, perché è quello da anni, lo sanno fare e lo sappiamo, e chiedere che sia differente non avrebbe senso. Eppure i tanti artisti che accompagnano i Modena in questo lungo viaggio nella memoria, aggiungono sonorità che, anche se non si distaccano molto dal solco folk di tutto il progetto, sanno dare qualche novità. Forse non è l’aspetto strettamente musicale quello che ci colpisce di più, ma nel complesso questo progetto “convince”. Per la forza emotiva che si porta dietro, per la capacità di attraversare una storia, sconosciuta ai più, riportandone in vita i protagonisti e le loro vite come se ce li avessimo davanti agli occhi, e li vedessimo in trincea, stanchi, o attorno ad un fuoco la sera prima dell’attacco.
“Una semplice canzone non porterà mai a nessuna rivoluzione, questo è certo…ma quando spinge chi l’ascolta a maturare un proprio percorso di crescita, questa è una grande conquista”. (Modena City Ramblers). “Non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni” cantava Guccini ne L’avvelenata. Rivoluzioni forse le canzoni, e queste ventisei nello specifico, non ne sanno fare, ma fanno crescere quello sì.
Cd 1
01. Introduzione
02. Avevamo vent’anni
03. Al pivarol c’al vin dal ciel
04. C’era
05. Bastardi e pezzenti
06. This time
07. Molto stanco
08. Modena
09. Ofelia Neri
10. Libertà e foresta
11. Non era un animale
12. Gino
13. Notturno prima della battaglia
Cd 2
1. Partigiano Hans
2. 27 marzo
3. Tombola
4. Gordon Glauco
5. 22 ore
6. L’amore altrove
7. Gufo nero
8. Noris, Imelde
9. Cinque tedeschi ad Albinia
10. La libertà è disobbedienza
11. Nozze partigiane
12. Testamento partigiano
13. Avevamo vent’anni (al fuoco del bivacco)