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Aucan

Black Rainbow

Tra le ultime scoperte emerse dalla scena bresciana, ormai un punto di riferimento importante per l’intero panorama indie nazionale, ci sono gli Aucan, un gruppo giovane ed attivo da pochi anni, che però ha già compiuto alcuni passi significativi: un primo lavoro omonimo nel 2008, seguito nel 2010 da un EP e quindi da un lungo tour europeo, che li ha visti dividere i palchi con nomi importanti della scena rock e DJ internazionale.

E proprio quest’aria si respira nel loro primo disco per La Tempesta International, nuova sezione della label veneta che, con la regia di Giulio Ragno Favero (One Dimensional man, Teatro degli Orrori), si propone il benemerito intento di esportare la musica italiana ed importare musica straniera senza barriere di genere e lingua.

Respiro internazionale, incrocio di rock ed elettronica, poetica dark, suono denso e compatto, a tratti claustrofobico, sono i cardini su cui si sviluppa Black Rainbow, disco interessante che sa mediare le numerose influenze che riecheggiano nei suoni del gruppo portandole ad una sintesi efficace.

Gli Aucan offrono una musica potente e dura, molto strutturata e per certi versi complessa, dominata da un profondo senso di oscurità, e propongono un suono che, nei lavori precedenti, era più sbilanciato sul lato rock, tra math e post core, mentre nel nuovo lavoro vira più decisamente sul fronte elettronico.

Il disco si apre con Blurred che rimanda al trip hop di scuola bristoliana, anche grazie al riuscito featuring della vocalist Angela Kinczly, che trascina l’ascoltatore nelle atmosfere sensuali e notturne di ispirazione Portishead, subito seguito da Heartless che cambia le carte in tavola e cerca lo spiazzamento, spostando il campo da gioco su atmosfere più tese dal tiro decisamente rock, pilotate da uno splendido lavoro sul basso (addirittura chi scrive sente un lontano ricordo dei King Crimson del trittico Discipline, Beat e Three of a Perfect Pair…). E poi via, con Red Minoga, che sventaglia elettronica di sapore jungle, Sound Pressure Level, sinistro e pesante rap dal taglio industriale, e In a Land che sembra un'intro kraut che sfuma prima che inizi la cavalcata kosmica. Alcuni squarci pacificatori con Underwater ed Embarque, e gran finale con Black Rainbow, litania rock violenta ed incalzante.

Dubstep e math rock, rave, elettronica industriale, trip hop, Aphex Twin e Massive Attack, bassi implacabili, chitarre ed effetti, riverberi e gran lavoro di synth sono miscelati nel frullatore del trio, che mostra qualità e talento importante, facendo ben sperare sulla crescita futura della band e confermando quanto di buono ci si aspettava da loro, anche se c’è ancora un po’ di strada da fare per liberarsi dalle tante influenze e dei tanti ascolti e acquisire una propria personalità completamente originale.

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In dettaglio

  • Anno: 2011
  • Durata: 45:35
  • Etichetta: Tennen Records

Elenco delle tracce

01. Blurred
02. Heartless
03. Red minoga
04. Sound pressure level
05. Storm
06. Embarque
07. Save yourself
08. Underwater music
09. In a land
10. Away!
11. Black rainbow

Brani migliori

  1. Heartless
  2. Black rainbow
  3. Underwater

Musicisti

Dario Dassenno: batteria Francesco D'Abbraccio: chitarra, synth, effetti Giovanni Ferliga: synth, voce, chitarra e sampler