Il cd “
Brescia
canta il Natale nelle pievi” è la novità musicale che va ad arricchire la
già corposa rassegna teatrale “Natale nelle Pievi”, giunta alla quinta
edizione. Il disco contiene undici brani composti da singoli o gruppi
bresciani, con l’aggiunta della prestigiosa partecipazione di Massimo
Bubola. Tranne il brano di apertura,
“Pastorale” de
Le Cornamuse della
Franciacorta, la originale versione strumentale di “White Christmas”,
curata dal bassista
Marco Giubileo
con la frizzante
Santa Klaus band, e
“Sotto un cielo così” di
Massimo Bubola,
completamente riarrangiato però da
Enrico
Mantovani, tutti gli altri pezzi sono inediti, aspetto che va sottolineato
in questi tempi in cui generalmente la creatività è frustrata dalle esigenze di
mercato. Uno sforzo che tutti i musicisti hanno compiuto con molto piacere,
riuscendo a produrre canzoni che, pur nella diversità di stili e di colori,
sonori e lirici, regalano belle sensazioni. Un disco che si fa apprezzare anche
per l’equilibrio, nonostante l’alternanza tra l’italiano e il dialetto
bresciano, e che riesce a comunicare gradevoli emozioni, ponendosi a mezza via
tra il popolare-tradizionale e la canzone d’autore. Sul versante legato al
vernacolo troviamo i
Malghesetti,
gruppo in forte ascesa a livello nazionale con
“Nasìt prope encö”; l’istrionico camuno
Alessandro Ducoli con la breve ma singolare “Le renne nella neve
perenne”; la
Selvaggi band, sempre in bilico tra folk e rock
con “Vegnet a fa so ste tera”, arricchito dal testo di Egidio Bonomi; infine
Roberto Guarneri, con la delicata “Tresènt
e vint dé”, basata su un testo arguto e molto poetico infilato in una classica
ballata popolare. In italiano invece si esprimono tutti gli altri cantautori.
Massimo Bubola canta con Enrico Mantovani,
che riarrangia e stravolge la sua “Sotto un cielo così”, canzone in
perfetto Bubola style, intensa e profonda;
Daniele
Gozzetti presenta una canzone bella e impegnativa da un punto di vista
musicale, “Un Natale così”, che conferma lo spessore e la crescita del
cantautore di Paderno;
Giovanni Peli
duetta invece con l’esordiente
Maria
Alberti, voce di qualità e unica presenza femminile della raccolta, con
“Natale sparato in aria”, brano dal testo particolarmente forte con
un’ambientazione sonora elettro-acustica;
Beppe
Donadio regala un’altra sua perla, la splendida “Il primo uomo sulla neve”,
dal testo non esattamente natalizio ma riservato alla memoria della grande
nevicata bresciana del 1985;
Fulvio
Anelli, cantautore di Verolanuova dalla forte carica emotiva, centra
perfettamente il senso del Natale con la sua “Il presepio di Rosalino”, che
rimanda ad atmosfere di alcuni anni fa. Il progetto si abbina alla solidarietà:
i proventi della vendita dell’album saranno destinati all’Associazione Punto
Missione Onlus di Rodengo Saiano (Bs), che da alcuni anni è impegnata in diversi
progetti in Italia e all’estero (in Libano, in Lettonia, in Romania).
Il disco
è stato presentato il 5 dicembre con un
grande concerto in Piazza Loggia a Brescia,
ed è disponibile in diversi punti vendita della città. Info: 348/9528897
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