Noemi
Noemi è la più conosciuta tra i non finalisti della seconda
edizione di “X Factor”, in molti l’avrebbero voluta vincitrice ed invece
esclusa a poche puntate dalla fine si è tolta le sue soddisfazioni con il buon
successo di Briciole, brano che dà
anche titolo ed incipit al suo primo ep. Non stupisce che il pezzo abbia avuto
un buon passaggio radiofonico in quanto particolarmente orecchiabile e
riconducibile a quel filone estero del pop che strizza l’occhio al soul e
all’r’n’b e che tanto piace anche in Italia. La voce di Noemi si presta per
estensione e per timbro a questo genere e ne risulta particolarmente
valorizzata, cosa che succede anche nell’unico altro pezzo realmente riuscito
del disco ovvero Credo a ciò che vedo.
Stelle appiccicate e Vertigini,
anch’essi inediti, sono invece due brani deboli sia dal punto di vista melodico
che del testo e sembrano essere sostanzialmente dei riempitivi poco ficcanti. La
cover de Il cielo in una stanza è più
che altro una rivisitazione di questo classico della canzone italiana in chiave
funk, il tentativo è però abbozzato e non convince facendo rimpiangere il
mancato inserimento di un brano come La
costruzione di un amore di Fossati che Noemi aveva interpretato
sapientemente nel corso di una puntata reality. Merita un discorso diverso
invece il brano che conclude “Briciole”, ovvero Albachiara, qui proposta nella versione arrangiata da Morgan: il brano originale, si sa, è
ormai abbastanza inflazionato, ma grazie alla sinergia dei due riesce a trovare
qui una nuova veste, originale ed interessante. Nel complesso l’ep lascia dunque
esiti che contrastano tra di loro: sospendiamo il giudizio in attesa di un
lavoro più completo e articolato.
01. Briciole
02. Stelle appiccicate
03. Vertigini
04. Credo a ciò che vedo
05. Il cielo in una stanza
06. Albachiara