Gabriele Mirabassi
Quando e quanto un musicista sia
innamorato del proprio strumento sono le note stesse a raccontarlo. Quanto Gabriele Mirabassi sia un tutt’uno con
il suo clarinetto lo rivelano le dieci tracce contenute in questo lavoro, Canto di Ebano, autentico inno alla
naturalità ed alla morbidezza dei suoni del legno.
Semplificando il discorso si
potrebbe affermare che un disco di musica “d’ambiente” lo vorremmo eseguito così,
con brani che stanno a metà tra l’Italia ed il Sudamerica, eseguiti da
musicisti che non riescono a strafare nemmeno quando, e l’occasione capita
spesso, sono impegnati in complessi passaggi solisti. Già, perchè se è vero che
il clarinetto è la “voce” limpida ed incontrastata dell’album, è altrettanto
vero che il contrabbasso di Salvatore Maiore non si occupa solo della parte ritmica,
ma contribuisce fattivamente a creare il suono cosi’ come la chitarra di Peo
Alfonsi ed il duo ritmico D’Auria/Kramer, che si alterna dietro le pelli.
Un lavoro che incide e penetra in
modo sottile ma profondo, elegante ma non snob, delicato ma non “leggero”. Un
disco intenso in cui il rigore formale non va
discapito della passionalità.
01. Chisciotte
02. I Giardini di Dioniso
03. Chegou
04. Eu Quero e’ Sossego
05. Struzzi Cadenti
06. Canto di Ebano
07. Ve’ se Gostas
08. 8 Anni
09. Arrivederci e Grazie
10. Valsa Brasileira
Gabriele Mirabassi: clarinetto
Peo Alfonsi: chitarra
Salvatore Maiore: contrabbasso
Francesco D’Auria: batteria
e percussioni
Alfred Kramer: batteria
e percussioni