Gilda Giuliani
Produzione artistica
Musicisti e Ospiti
Gilda Giuliani: voce
Alessandro Olori: pianoforte acustico, tastiere, arrangiamenti
Bruno Censori: chitarre elettriche, chitarre acustiche, mandolino, oud, programmazione
Edoardo Tancredi: batteria, percussioni
Nicolò Foglia: basso elettrico, basso acustico
Testo recensione
Il nome di Gilda Giuliani ai più giovani forse dirà poco o nulla, ma ammetto che anche a me - che non sono certo più di primo pelo - risulta pressoché sconosciuto. Eppure dopo aver ascoltato questo “personale omaggio musicale a Mia Martini” come lei stessa l’ha definito in copertina, mi sono subito chiesto: ma questa donna, dotata di una voce così bella, limpida, capace di emozionare sin dal primo ascolto, da dov’era sbucata, così all’improvviso?
Cercando poi nel vasto mare di Internet, ho letto che ha avuto un vasto successo non solo in Italia negli anni ’70, per poi eclissarsi o quasi negli anni ’80 e riprendere poi confidenza con il grande pubblico attraverso la televisione, mezzo con il quale ho davvero poca dimestichezza. Tutto questo solo per dire che se appartenete alla schiera di coloro che, come me, ignoravano la sua esistenza è forse giunto il momento di porvi rimedio.
È davvero un ottimo disco questo tributo a Mia Martini che nacque, di fatto, nel 2006 quando il 22 aprile presso il Teatro del Serpente Aureo di Offida si tenne l’anteprima assoluta del recital Canto Mimìc . L’album contiene contiene una manciata di canzoni appartenenti al classico repertorio di Mia Martini, introdotte dalla canzone-manifesto Mimì sarà scritta da Francesco De Gregori e che pur non essendo dedicata a Mia, con quei versi «Per la vita che ho avuto e la vita che ho dato, per i miei occhiali neri, / per spiegare alla figlia che domani va meglio, che vedrai, cambierà. / Come passa quest'acqua di fiume che sembra che è ferma, / ma hai voglia se va, come Mimì che cammina per mano alla figlia, / chissà dove va» sembra poter descrivere più di tante inutili parole quel mare in subbuglio che la povera Mia doveva portarsi dentro per arrivare a quel tragico, definitivo gesto. Le canzoni scelte per il disco sono comunque tutte molto emozionanti, arrangiate divinamente da Alessandro Olori e rese con grande padronanza di mezzi espressivi da Gilda, il risultato è di grande livello ed ha il pregio di non cancellare il ricordo di Mia, anzi. Nonostante una bravura che rasenta la perfezione, il sentimento che si prova nell’ascolto è semmai quello di una struggente malinconia, per quel vuoto incolmabile che la grande Mia ci ha lasciato quel lontano 12 maggio 1995, togliendosi la vita.
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Tracce
01. Mimi sarà
02. Vola
03. Donna sola
04. Che vuoi che sia se t’ho aspettato tanto
05. Inno
06. La nevicata del 56
07. Almeno tu nell’universo
08. E non finisce mica il cielo
09. Gli Uomini non cambiano
10. Cu’ mme