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Notturno Concertante

Canzoni allo specchio

Questa è una storia di nascite, e di rinascite, una storia a suo modo tormentata, in cui i momenti negativi non sono mancati, ma non sono riusciti, mai, a scalzare definitivamente il desiderio di mantenere vivo e vitale il progetto Notturno Concertante.

E’ anche la storia di un gruppo che, in fondo, è rimasto fedele al significato profondo della parola “progressive”, ovvero quello di un approccio musicale che, appunto, progredisce, mai uguale a sé stesso, capace di rinnovarsi nel tempo e di intraprendere nuove strade, il tutto prendendosi i rischi relativi, principalmente quello di abbandonare una strada considerata sicura per avventurarsi lungo sentieri differenti.

Raffaele Villanova, chitarre e voce,e Lucio Lazzaruolo, chitarra e tastiere sono i due “fondatori” rimasti a guidare la line-up attuale, ed hanno visto passare molti musicisti all’interno della band; qualcuno, Antonio D’Alessio, purtroppo, come amava dire con amara ironia il grande Nicola Arigliano, “è andato in tournee da un’altra parte… ma poi torna…”, ma ha fattivamente contribuito alla rinascita del gruppo dopo una lunga pausa, e gliene viene reso merito nelle note del bel libretto illustrato da Fabio “Ming” Mingarelli.

Al figlio, Giuseppe D’Alessio il compito di rinnovare, con il suo basso, una partnership così cruciale, fondamentale soprattutto per il fatto che il suono della band si è ormai allontanato, in modo quasi definitivo, dall’influenza prog e neo prog delle origini, ovvero dei primi anni ’80.

Alla nuova formazione, Giuseppe Relmi, voce, Carmine Marra, fiati, Carmine Meluccio, violino, Gabriele Moscaritolo, accordion e Simone Pizza, batteria, il compito, insieme ad un manipolo di amici, di ricalcolare la rotta, che porta chiaramente in direzione di una world-music elettroacustica, con una certa influenza folk, On growing older, ad esempio, ma anche sudamericana, La milonga di Milingo, in cui i suoni più etnici e mediterranei prendono il posto dei suoni di derivazione anglofona che hanno caratterizzato gli esordi e la “prima fase” della storia del gruppo.

Resta, ed è certamente un marchio di fabbrica indelebile, l’amore per le suite strumentali, come Young man gone west, perché questa musica ha bisogno di spazio, e di tempo, per poter esprimere re adeguatamente quanto ha da dire, con e senza le parole.

Di Canzoni allo specchio si può parlare come di un lavoro che, parafrasando il titolo stesso, non si guarda “addosso” e quindi per nulla autocelebrativo: rivolgendo lo sguardo, appunto, verso un immaginario specchio, la band non si sofferma a contare le rughe, i segni del tempo, ma si osserva così come è adesso, con la consapevolezza del passato visto come importante retroterra culturale, ma anche il desiderio di guardare avanti; in fondo i dieci anni trascorsi dall’ultimo lavoro in studio segnano una svolta importante, e non sono certo andati perduti…

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Raffaele Villanova, Lucio Lazzaruolo, Flavio Villanova
  • Anno: 2012
  • Durata: 44:44
  • Etichetta: Radici Music Records

Elenco delle tracce

01. Ahmed l’ambulante

02. Young man gone west

03. Come il vento

04. Le anime belle

05. On growing older

06. The price of experience

07. Canzone allo specchio

08. La milonga di Milingo

09. Lei vede rosso

10. Ark en ciel

Brani migliori

  1. Young man gone west
  2. The price of experience
  3. La milonga di Milingo

Musicisti

Giuseppe Relmi: lead vocals Raffaele Villanova: guitars, vocals Lucio Lazzaruolo: classical guitar, keyboards Carmina Marra: contralto and soprano sax, clarinet, whistles Carmine Meluccio: violin Gabriele Moscaritolo: accordion Antonio D’Alessio: bass Giuseppe D’Alessio: bass Simone Pizza: drums Raffaele Tiseo: violin Umberto Spiniello: drums Massimo De Feo: cello Heidi Intingaro: back vocals