Il Dinosauro e i Manichini
Un instancabile aggregante di musicisti, accolti ad ogni nuova uscita, nella sua “famiglia in continuo aumento”, è l’imprescindibile ideologia che si prefigge Il Dinosauro e i Manichini, progetto che fa capo ad Andrea Campostrini, già in forza nei Nom De Plume ma, in verità, senza voglia di abbandonare il concetto di band, poiché è sua ferma intenzione spartire sempre i meriti con chi partecipa alle incisioni ed apporta idee interessanti, lasciando sempre aperta la porta all’inclusione artistica a futuri ospiti. Così è stato per l’eponimo album di debutto e così è per Canzoni contro la morte: dieci brani che invitano a rafforzare la nostra consapevolezza sul traguardo finale che ci accomuna perché è solo prendendone totale coscienza che la vita verrà vissuta in pieno, tralasciando il tanto futile che non ci dona un granché di edificante.
Il Cammino di Andrea comincia con piglio passionale, caratteristica che ricorre sovente nel percorso dell’album come la titletrack , Io sto qua o Libera voce, seppur con grinta variabile, mentre nell’accorato pop-rock di Negroni Atto II si annovera la confermata presenza del singer Ulula, già chiamato in causa nel precedente disco. Invece, nella coinvolgente Il vecchio e il mare l’apprezzato free-styler Freddie marca un episodio forte e compatto ma, la sorpresa spiazzante, è lo stoner-rock di Una storia già vista, sorretto da una guitar dall’impatto ronzinante. La dilettevole e spensierata Grazie e arrivederci serra i battenti di un’opera che sfodera un vigoroso urlo alla vita e che vuole ridar fiducia a chi ha smarrito il suo senso intrinseco e vitale ed ha voglia di riacciuffare antichi valori esistenziali rubati dall’ostentazione vacua ed ossessiva, proprio come Manichini in bella(?) vista, sotto lo schiavismo di vanto e “like” da elemosinare, mentre non sarebbe male tornare un po' preistorici per ripristinare semplicità e sana socialità, fatta di cose ed interscambi semplici e più consoni alla nostra natura originaria. Insomma, un Dinosauro da riportare in auge per ricordarci chi eravamo e per promuovere la vita sempre e comunque.
01. Cammino
02. Canzoni contro la morte
03. Il vecchio e il mare
04. Panda
05. Una storia già vista
06. Negroni
07. Negroni atto II
08. Io sto quà
09. Libera voce
Andrea Campostrini: voce, chitarra - Daniele Grandi: basso + Ospiti vari