Chris Costa
Un lavoro delicato, in cui
accordi e strumenti si incastrano perfettamente gli uni con gli altri dando
vita a canzoni musicalmente piacevoli, ma non banali. Stiamo parlando di Chris Costa (componente dei Capsicum Tree) e di Caress, disco numero quattro interamente
scritto e prodotto dall’artista.
Undici canzoni caratterizzate
dalla voce black di Costa e dai suoni delle chitarre acustiche (presenti in
quasi tutti i brani) e del pianoforte che più di tutti sottolineano i testi
semplici e delicati. Positività è l’aura di cui viene ricoperto l’ascoltatore
in quasi tutti gli episodi, tra cui spiccano Giorgia, Wireless Aura, Love is all around (primo singolo del
disco accompagnato da un video un po’ singolare in cui si susseguono una serie
di baci tra uomo e donna, tra uomini, tra donne, tra preti e donne a
sottolineare la libertà dell’amore descritta nel testo). I brani migliori sono però
quelli un po’ più intimisti come Wisdom,
It’s warm here, Salty smile, She left me,
The calling.
Unica stonatura in una rosa di
dieci canzoni tutte rigorosamente in lingua inglese è l’unico brano in lingua
italiana: Intanto canto. Canzone
orecchiabile, con un testo non banale, ma che mal si affianca al resto del
disco, in cui si nota come la voce di Chris Costa si presenti meglio in
inglese.
A rendere “Caress” un disco black
è, musica e timbro vocale a parte, il modo in cui la voce di Costa viene
accompagnata dalle coriste (Chiara
Canzian e Lidya Cerbaro), che non sovrastano mai il cantante ma lo
accompagnano, sottolineando le sfumature più importanti del testo.
Caratteristica, questa, di “Older” di
George Michael a cui “Caress” si avvicina molto come stile, senza perdere però
la sua piacevolezza d’insieme.
01. Giorgia
02. Wireless aura
03. She left me
04. Wisdom
05. Intanto canto
06. The calling
07. Lullaby
08. Salty smile
09. Snake lake
10. Love is all around
11. It’s warm here
Chris Costa: voce,
tamburo, Steinway grand piano, viola sinth, voical cuica
Chiara Canzian:
cori
Lydia Cerbaro:
cori
Luca Boscagin:
chitarre
Claudio Filippini:
piano
Alex Trebo:
piano, whistle solo, arrangiamenti archi
Michele Bonivento:
piano elettrico, Steinway gran piano, organo
Luca Campioni:
violino
Enrico Guerzoni:
cello
Federico Malaman:
basso elettrico e contrabbasso
Phil Mer:
tastiere
Valerio De Paola:
chitarre, cuban tres
Max Castlunger:
shaker, percussioni, efx, tablas
Riccardo Onori:
arrangiamento in #3