Stefano Bollani
Carioca,
ristampa con tre tracce live di “BollaniCarioca”, è la testimonianza di un
viaggio alle radici della bossa nova, la riscoperta dei grandi della samba e
del choro, fino alle radici di un patrimonio musicale lontano, ma al contempo
condiviso. L’esploratore è Stefano
Bollani, uno dei più grandi pianisti jazz italiani, il cui estro
interpretativo viene prestato a un repertorio irresistibile e complesso come
quello brasiliano, instaurando una complicità con queste piccole gemme raccolte
e omaggiate nel percorso.
Il
cammino comincia con la samba Luz negra,
che, dopo un intro affidato alla malinconica chitarra di Marco Pereira, lascia subito spazio al pianoforte di Bollani, già
intimamente legato alle note di grandi autori brasiliani. Ao Romper Da Aurora fa già venire in bocca qualche languore jazz,
prima di scivolare in Choro Sim,
altra samba trascinata dalla sezione ritmica del percussionista Jurim Moreira e del contrabassista
Jorge Helder. Si passa alla
sospensione delicata e nostalgica di Valsa Brasileira, dove il piano di
Bollani che lascia intravvedere il walzer europeo, uno dei progenitori del
choro. La limpida voce di Zé Renato
ci regala la morbida A hora da Razao, prima che di tuffarsi nel choro
di Segura Ele e della Doce de Coco,
in cui il pianista mostra tutta l’ironia e il colore dei suoi frenetici
virtuosismi. Le atmosfere si rifanno però autunnali con il piano-voce Folhas Secas, che vede la suggestiva
presenza di Monica Salmaso. Bollani
ci propone poi Tico tico no Fubà,
motivo arcinoto disteso dal limite estremo di malinconia all’apice di effervescenza
in un crescendo di tre minuti e mezzo. Ma Bollani non dimentica neppure il suo
mondo, quello del jazz, e lo infonde delicatamente in Caprichos do Destino, uno straziante duetto con il clarinettista Nico Gori.
“Carioca”
è un disco irresistibile, fatalista e divertente, magicamente terreno. Un
viaggio che porta a ritrovare e a ricreare: la giocosa Il domatore di pulci, composta dal pianista, è proprio figlia di
una lezione interiorizzata, di un viaggio che, al termine, porta
all’identificazione con la terra visitata. E Carioca è proprio l’aggettivo
dei nati a Rio de Janeiro, con i quali alla fine Bollani sigilla una
fratellanza musicale.
01. Luz negra
02. Ao romper da aurora
03. Choro sim
04. Valsa brasileira
05. A voz no morro
06. A hora de Razão
07. Segura ele
08. Doce de coco
09. Folhas secas
10. Il domatore di pulci
11. Samba e amor
12. Tico tico no fubá
13. Caprichos do destino
14. Na baixa do sapateiro
15. Apanhei-te cavaquinho
16. Trem das onze
Stefano Bollani:
piano, voce
Marco Pereira:
chitarra
Jorge
Helder: contrabbasso
Jurim
Moreira: batteria
Armando Marçal “Marçalzinho”:
percussioni
Zé Nogueira: sax
soprano
Nico Gori: clarinetto e
clarinetto basso
Mirko Guerrini: sax
tenore
Zé Renato: voce in “A hora da
razao”
Monica Salmaso: voce
in “Folhas Secas”