E' un album variegato e vivace Chagall, il secondo lavoro di Cassandra Raffaele, uscito a ottobre 2015 e anticipato dal singolo Cane che abbaia morde. La cantautrice siciliana, laureata in medicina, vanta una partecipazione a X Factor nella squadra di Elio e, soprattutto, vari premi di prestigio tra cui il Premio della critica al Bianca D'Aponte nel 2012 e il Premio Musicultura nel 2013.

Le 10 tracce, molto diverse tra loro per intensità e atmosfera, fondono sonorità elettro-pop a volte fortemente ipnotiche e irrequiete con testi piuttosto surreali e quasi sempre introspettivi. Immagini indefinite, a tratti caotiche, si susseguono a tinte forti come in certi quadri onirici e surrealisti. Da qui  il richiamo a Marc Chagall, evocato nel brano che apre l'album (oltre che nel titolo dell'album stesso), pittore russo di immagini fortemente simboliche, fluttuanti, dipinte a colori sgargianti quanto, spesso, irreali. Tutto il disco è un susseguirsi di scene differenti scaturite dalla mente dell’autrice che è essa stessa protagonista di tutte le storie. I dipinti che abitano la testa di Cassandra insieme a orologi finti, pattini a rotelle, il cane e i gatti della vicina felice e mille altre cose ancora, sono quindi metafora di sogni e desideri, inquietudini, speranze di una donna nella continua e implacabile ricerca d’amore.

La prima traccia è un invito a scoprire e conoscere questa artista poliedrica e a mettersi in relazione con lei attraverso il suo nuovo lavoro discografico: “Entra, entra, coraggio, nella mia testa / All you need is love / L’amore ti salverà / L’amore mi salverà” E noi dell’Isola abbiamo accolto con piacere l’invito e ci siamo posti curiosi all’ascolto. Autodefinitasi “Cantora indipendente”, Cassandra Raffaele si conferma attraverso questo disco musicista polivalente e cantante talentuosa: ha scritto infatti tutti i brani del disco (musica e testi), suonato vari strumenti e curato gli arrangiamenti con Carlo Longo, nonché dimostrato una notevole padronanza nell'uso della voce che si plasma sulle diverse sonorità e atmosfere diventando un tutt'uno con la musica.

Testi vivaci e a volte fortemente ironici, caratterizzati da giochi di parole (“sono in pericolo navigando sulla rete, se non schivo connessioni a saldi di stagione” - Meditazione), luoghi comuni sovvertiti (“stai attento al cane che se abbaia poi ti morde”, “la botte è piena e il marito è ubriaco” - Cane che abbaia morde), assonanze (“distanza che si unisce alla mancanza”,“scalda la mia mano stanca” in Il filo) , citazioni e ambiguità (“oh mare nero oh mare nè, ma perché sei stato nero” e ancora: “ Le bionde trecce erano scure ma con i colpi di sole” in I fiori di Battisti, omaggio esplicito al cantautore di Poggio Bustone) trasportano l'ascoltatore in una dimensione particolare e molto interessante. Non sembra seguire “correnti”, Cassandra, non la si scopre simile a nessun'altra artista più o meno “emergente”, e proprio per questo le va dato atto di essersi avventurata con coraggio in un percorso non facile ma originale e di forte impatto. Echi, nella voce e nella grinta, rimandano invece lontanamente ad una giovane Loredana Bertè, e questo non è affatto un demerito, a patto di saper gestire con buon senso questa, seppur leggera, somiglianza.

Da segnalare, nel disco, le riuscite collaborazioni con Dario Brunori (Brunori S.a.s.) che duetta con Cassandra in La Sirena e il Marinaio (nella parte del marinaio che soccombe all'amore della creatura mitologica), con Elio (Elio e le storie Tese) che dà la voce al “guru” simpatico e strampalato in Meditazione, e con Nico and the Red Shoes nel brano Il filo.
“L’arte mi sembra essere soprattutto uno stato d’animo”, scriveva  Marc Chagall mentre dipingeva cavalli rosa volanti o improbabili violinisti dalla faccia verde,  ed è proprio sotto questa luce che possiamo interpretare il disco di Cassandra Raffaele: un lavoro teso a esprimere (e di conseguenza solleticare) i molteplici e variopinti stati dell’anima.

Foto di Giorgia Angiolo

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