Barbara Gilbo
Una donna forte, che lascia il
suo paese natio per la grande città dove inseguire i propri sogni. La stessa
che urla basta al suo uomo e che gli chiede Che ne sai di me, come il titolo del suo disco d’esordio e del
brano con cui ha debuttato quest’anno a Sanremo. Stiamo parlando di Barbara Gilbo, voce ruvida e per questo
facilmente rimarcabile nell’oceano del mercato della musica italiana.
Un disco che si compone di undici
brani inediti i cui testi sono stati scritti dalla stessa cantante partenopea
insieme a Giancarlo Bigazzi (Marco Masini, Umberto Tozzi). E proprio l’ausilio
di Bigazzi lascia alquanto sbigottiti (contrariamente a quanto abbia fatto
l’autore durante la sua carriera) di fronte a testi ricchi di luoghi comuni e
modi di dire che non si erano mai sentiti rinchiusi in un unico cd.
Come si possono scrivere strofe
come «fermate il mondo voglio scendere», «sbagliando s’impara» (Sparisci voglio vivere), fare rime come
«buonanotte…ti ritrovo circondato da mignotte» (Notte di lucciole)? Il premio alle peggiori strofe va senza dubbio
a Che ne sai di me: «un pulcinella
con la sottana, mezza maschera napoletana» e «chi ha avuto ha avuto ha avuto
chi ha dato ha dato ha dato, scurdammoce o passato simmo nate per cantà». Va bene
essere napoletani, va bene andarne orgogliosi, ma certi luoghi comuni sarebbe
stato meglio evitarli. A parte queste debolezze, la canzone che Gilbo ha
presentato a Sanremo è musicalmente gradevole e grintosa, così come Cuore impolverato, cantata in coppia con
Luca Madonia, che si distingue dalle
altre grazie ad una melodia piacevole, mai scontata. Il resto del disco poi procede
abbastanza spedito, reso gradevole grazie ad un timbro vocale non comune, ma
senza eccessivi picchi di qualità.
01. Cullami
02. Che ne sai di me
03. Cuore impolverato
04. Fammi entrare nei tuoi guai
05. Prendo atto
06. Vecchie parole sul muro
07. Sparisci voglio vivere
08. E’ tempo di cambiare
09. Una nota di tromba
10. Notte di lucciole
11. Tutto e il suo contrario
Barbara Gilbo:
voce e chitarre
Andrea Gozzi:
chitarre
Luca Madonia: chitarre,
voce in #3
Nic Hepburn:
chitarre
Lorenzo Bartolini:
chitarre
Emiliano Garofoli:
tastiere e pianoforte
Luca Ravagni:
tastiere, sax
Fabrizio Federighi:
tastiere, pianoforte, basso
Francesco Calì:
pianoforte
Tommaso Faglia:
basso
Alessandro Pierini:
contrabbasso
Mirko Rosi:
batteria
Roberto Federighi:
batteria
Mattia Garofoli:
batteria
Ruggero Rotolo:
batteria
Barbajaro:
percussioni
Teresa Bellini:
violoncello
Maurizio Morgantini:
direzione archi in #2
Sirio Martelli:
voce in #4
Irene Lorenzi:
voce in #5
Denise Santoro:
voce in #6