Giovani, belle, brave, grintose, cariche di energia; le Cherry Lips non fanno mistero dei loro gusti musicali, né li piegano, come spesso succede, al pop commerciale, quello che magari-vende-di-più, ma si sono caricate a molla per un esordio davvero interessante.
Amano l’hard-rock, quello che arriva dritto dritto dagli anni settanta ed ottanta, quello dei riff veloci e diretti, delle batterie semplici, lineari ed incisive, delle linee di basso cariche e pulsanti, il rock in cui le voci si rincorrono tra loro incrociandosi e regalando una precisa personalità ai pezzi.
Line-up classica, voce, due chitarre, basso e batteria, arrangiamenti essenziali, diretti, senza fronzoli o barocchismi tipici dell’AOR, le dieci tracce dell’album, inclusa la cover di Girls just wanna have fun, che suona persino più grintosa dell’originale, e la ballad, l’unica, Narcissus, hanno tutte le caratteristiche che possono fare di questa band una piacevole scoperta, non solo per gli amanti del genere: origini “nobili”, AC/DC in primis, e quella cattiveria che in tante band femminili si è trasformata ben presto in una sorta di, volutamente esibita, sensualità; qui il rock la fa da padrone, senza mezzi termini, complice anche una buona tecnica individuale che permette alle quattro ragazze di esprimersi con passaggi articolati e strutturati.
Giù il cappello, davvero, per l’album di debutto di questo gruppo che, nato tra i banchi di scuola e con soli quattro anni di vita, ha davvero le idee molto chiare e, soprattutto, ha gia dato al proprio sound un’identità precisa ed un approccio personale.

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