Ralph Towner & Paolo Fresu
Inciso nell’ottobre 2008 (Paolo Fresu ce ne parlava nell’intervista della primavera scorsa in quel di Bergamo), Chiaroscuro è un album di quelli che – come si dice – ti aspetti: ti aspetti che due personalità tanto empatiche, nel loro comune prediligere una cantabilità pudica e preziosa, un incedere mai urlato o ridondante, come il trombettista sardo e Ralph Towner prima o poi dovessero incrociare i loro strumenti, e ti aspetti, poi, ciò che il disco di fatto ti offre. I dialoghi si svolgono sempre nel segno del massimo buon gusto, della misura, del gioco di fioretto, dell’arabesco. Tale rilievo se ne porta appresso un altro: quasi mai il disco riesce a sorprenderci. Il livello, ovunque alto, infatti non elude del tutto, a tratti, un certo sapore di eccessiva asetticità, pulizia, scrittura in punta di penna. Fresu privilegia – come gli accade da un po’ di tempo in qua – lo strumento aperto, con due soli episodi, Blue in Green (unico standard in scaletta) e Doubled Up, in cui recupera massicciamente quella sordina che ne ha contraddistinto per anni (decenni?) il riconoscibilissimo sound (ma in Punta Giara, fra le vette del lavoro, si sdoppia, ora sordinato, ora no).
I temi originali sono tutti di Towner, tranne le due improvvisazioni finali, in quanto tali, ovviamente, firmate a quattro mani dai due performer. Sono queste, di fatto, le maggiori gemme del cd, partorite da due musicisti che, svolto il compito prefissatosi, dialogano (brevemente, in verità) senza rete, offrendo spunti che sarebbe stato con tutta probabilità il caso di sviluppare maggiormente. Disco, sia quel che sia, assolutamente raccomandabile.
01. Wistful Thinking
02. Punta Giara
03. Chiaroscuro
04. Sacred Place
05. Blue in Green
06. Doubled Up
07. Zephyr
08. The Sacred Place (reprise)
09. Two Miniatures
10. Postlude
Paolo Fresu: tromba, flicorno soprano Ralph Towner: chitarra classica, chitarra a dodici corde, chitarra baritono