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Zucchero

Chocabeck

Se dal punto di vista delle vendite il successo non ha mai irriso a Zucchero, dal punto di vista qualitativo la sua produzione discografica è stata perlomeno altalenante, troppo spesso stereotipata, e legata ad un cliché di sicuro successo. Non che fossero mancate professionalità e accuratezza, da questo punto di vista tutti i suoi lavori sono ineccepibili, ma da troppo tempo mancavano i guizzi e le idee dei primi ottimi lavori.

Chocabeck, questo nuovo progetto, è davvero di buon livello, una vera sorpresa caratterizzata dalla svolta stilistica che lo ha visto prediligere atmosfere più vicine alle sue radici emiliane e alle ballate folk, anche se in chiave moderna. Manca forse il singolo trainante e questo potrebbe essere un ulteriore pregio, poiché è il livello medio di tutto il disco ad essere notevole. Chocabeck ha una sua compattezza di fondo che lo rende interessante, è ben cantato e suonato e arricchito da arrangiamenti non banali. La batteria rispetto ai lavori precedenti è in secondo piano, e il basso canonico è quasi assente, sostituito dalle note basse ottenute con l’organo hammond. Per ammissione dello stesso Zucchero “Chocabeck è un concept album, almeno nelle mie intenzioni: omogeneo nei suoni e nelle tematiche, racconta una giornata festiva, dall’alba al tramonto, in un paese che potrebbe essere quello della mia infanzia”.

I testi hanno un’importanza fondamentale ed in alcuni brani Zucchero è stato coadiuvato alla loro stesura da amici fidati come Francesco Guccini (Un soffio caldo), Pasquale Panella (E’ un peccato morir, Chocabeck) e Roland Orzabal dei Tears For Fears (God bless the child).

La versione dell’album prevista per il mercato europeo conterrà Il suono della domenica tradotta da Bono degli U2 in Someone else’s tears. Ottimo il lavoro svolto da tutti i musicisti coinvolti e dai due produttori Brendan O’Brien (Train, Pearl Jam, Bruce Springsteen) e Don Was (Rolling Stones, Elton John, Bob Dylan), grazie al quale è stato possibile coinvolgere nei cori della canzone Chocabeck un mito come Brian Wilson, leader dei Beach Boys.

Chocabeck è un disco da ascoltare con attenzione, vedremo in futuro se questa svolta stilistica avrà un seguito o sarà solo la sperimentazione estemporanea di un unico progetto.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Don Was, Brendan O’Brien, Zucchero
  • Anno: 2010
  • Durata: 43:39
  • Etichetta: Universal

Elenco delle tracce

01. Un soffio caldo

02. Il suono della domenica

03. Soldati nella mia città

04. E’ un peccato morir

05. Vedo nero

06. Oltre le rive

07. Un uovo sodo

08. Chocabeck

09. Alla fine

10. Spicinfrin boy

11. God bless the child

Brani migliori

  1. Un soffio caldo
  2. Il suono della domenica
  3. Chocabeck

Musicisti

Zucchero: voce, chitarra acustica, chitarra 12 corde, piano, organo, clavicembalo Max Marcolini: chitarra acustica, chitarra elettrica Aaron Sterling: batteria, percussioni Mark Goldenberg: chitarra Greg Leisz: chitarra acustica, chitarra elettrica, pedal steel, banjo, mandolino Jon Hopkins: tastiere Davide Rossi: archi, viola Bob Carr: bassoon John Yoakum: corno inglese, ottavino, corno francese Blacks Mills: chitarra acustica Brendan O’Brien: chitarre, tastiere, voce Paul Bushnell: basso John Freese: percussioni Patrick Warren: tastiere Brian Wilson: cori Jeffrey Foskett: cori Tom Peterson: flauto Ira Nepus: trombone Stephanie O’Keefe: corno francese Unni e Visigoti Gospel Choir: coro Lunisiana Soul: coro