Emanuele Dabbono
Ci troveranno Qui non è solo il titolo del brano presentato da Emanuele Dabbono, terzo classificato
alla finale del talent show X-Factor, ma è anche il pezzo portante del suo
primo ep che comprende anche altre cinque canzoni inedite. Prese le distanze
dalla Sony, Dabbono ha sfornato un minialbum davvero interessante e molto
radiofonico, che gode della collaborazione illustre di Finaz della Bandabardò e lascia libera la propria anima pop-rock.
Le influenze vanno infatti dal rock da stadio in stile Ligabue passando per Tiziano
Ferro e Nek fino ad una certa eco degli U2, soprattutto per le affinità vocali
tra il titolare e Bono Vox: tutte strade che potrebbero prospettare per Dabbono
una futura rielaborazione made in Italy di un certo rock incisivo ma
poppeggiante che già è stato la gallina dalle uova d’oro del rocker di Correggio.
Le canzoni migliori sono Mio padre, sia per il testo
introspettivo sia per lo studiato intreccio delle chitarre con l’elettronica,
la rockettara Revolver, di chiara
influenza nekiana, e l’intensa denuncia sociale di Ora lo so. In tutti i sei brani ci sono comunque ottimi spunti che
lasciano intravedere il talento di un’artista il quale, tuttavia, dovrebbe
concentrarsi più sul proprio lato rock e meno su quello pop. Il full lenght in
uscita nei primi mesi del 2009 e attualmente in lavorazione saprà dirci se
Emanuele Dabbono avrà saputo costruirsi un’identità musicale più delineata.
01. Ci troveranno qui
02. Revolver
03. Nove su dieci
04. Ora lo so (Mostar)
05. L’attesa
06. Mio padre
Alessandro Guasconi:
basso
Giuseppe Galgani:
chitarra
Senio Firmati:
batteria
Alessandro Finazzo:
chitarra