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Alangrime

Colpogrosso

Archiviata l’avventura con i Nervovago, l’eclettico cantautore pisano Alangrime  (Luca Scopetti) giunge a chiudere il cerchio del suo intreccio artistico, tra pittura e musica, col primo album solista Colpogrosso, in cui la nuova tracciatura stilistica è frutto di fitta ricerca durata un triennio, che sfocia in un contemporaneo fiume di post-rock, con tracimanti anse (T)rap, non tralasciando di fortificare argini cantautorali.

Il flusso analitico parte dai due singoli: Marziana e Discovolante. Due songs schiettamente profonde, con pennellate dark e acustiche che sfiatano la valvola di sfogo confidenziale del suo vivere ideologicamente fremente. A seguire, scorticate d’elettronica pervadono il tessuto di Alenappi, in un eloquio cantautoral-rap. Ma l’intenzionalità di Alangrime è quello di far varcare i confini dell’immaginazione in àmbiti non convenzionali e la cosmicità di Crudimècruditè è un segno lampante di coerenza e atipicità. Che insegua qualcosa fuori dal coro lo si evince anche nel minimal-mantra di Metti che nevica solo per noi, tra rabbia graffiante e contro-cori estranianti. A forza di macinar distanze sonore, s’arriva su Plutone già ben equipaggiati per sentirsi a proprio agio con voli in assenza di gravità, che il Nostro trasforma in fluttuanti escursioni speciali, a patto di svuotare la mente per sposare la causa immaginifica. Invece, Guernica è capace di schioccare un duro bacio extra-dark, il quale enfatizza l’esternazione in poliedrici contesti narrativi. Con Massera insiste sul raschiamento neuronico per sconvolgere l’assetto uditivo, impregnando l’insieme con “cervellotiche” disquisizioni, espresse sempre con estrosa incidenza mordace. Lascia per ultimo Unicorn per colpire ancora con distillati claustrofobici di un cuore anelante di contatti infiniti e certezze da stanare nel perenne disagio del vivere.

Non resta, quindi, che salire sulla navicella donut-biscuit ritratta in copertina, per ritrovarsi proiettati in un “trip-trap”, alla ricerca di se stessi, lontani da distrazioni fuorvianti. Anlangrime: un pitt(aut)ore che sdogana l’immaginario visivo con un Colpogrosso d’avanguardia.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Autoprodotto
  • Anno: 2019
  • Durata: 36:37
  • Etichetta: Resisto Distribuzione

Elenco delle tracce

01. Marziana
02. Valenappi
03. Dreamramen
04. Crudimècruditè
05. Metti che nevica solo per noi
06. Discovolante
07. Emrata
08. Plutone
09. Guernica
10. Massera
11. Unicorn

Brani migliori

  1. Plutone
  2. Unicorn
  3. Discovolante

Musicisti

Alangrime:  all instruments e programming