Le labbra di Greta & Nemù
Come si respira, come si sogna
Un progetto in stile new wave quello proposto da “
Le labbra di Greta & Nemù” che pure
riprendono temi sonori che richiamano all’inizio del suono progressivo e/o,
comunque, quando progettare ed inventare sonorità nuove era possibile. Anche
se, poi, quasi tutti i “nuovi” sono scomparsi o ridimensionati invece, con
tutto il rispetto, Gianni Morandi è rimasto…Questo progetto, che si esprime
nell’album “
Come si respira, come si
sogna” è, comunque, da connotarsi come un lavoro interessante e desideroso
di produrre e proporre suoni atipici, nuovi o, possibilmente, non troppo già
sentiti. Il suono del pianoforte, scarno
ed essenziale, delle chitarre elettriche, del violoncello, sono il mix
principale su cui si posano le liriche dell’album. Liriche che rappresentano un
po’ il punto debole dell’album e che, rispetto alla musica, non riescono a dare
il giusto senso di totalità. I suoni sono asciutti e sognati, intriganti quanto
basta per immaginare scenari che, però, i testi non fanno apparire
all’orizzonte. Ma le musiche ci sono, e riescono a catturare l’attenzione
dell’ascoltatore, si immergono nel flusso onirico dei sogni, si miscelano alle
mille fantasie che albergano nella mente di ciascuno di noi. Un punto di
partenza per questo ensemble diviso letteralmente due…ma non lo dà a vedere.
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