Desidia
Con il nuovo album Come ti senti adesso il collettivo torinese dei Desidia non poteva farci (e farsi) un regalo migliore per il trentennale della loro carriera. Agli albori nasce come classic rock-band e dopo aver sperimentato varie soluzioni oggi propongono uno psych-rock di spessore e lo fanno tornando in formula concept-album (come fecero col debut-album "Gotica e Lunatica"). Stavolta la tematica comune s’incentra sul disturbo dissociativo dell’identità, dove il cervello è capace di scindersi in personalità multiple e, per rafforzare ancor di più l’idea concettuale non certo semplice, escogitano la trovata di effigiare alcune opere del celebre concittadino pittore Enrico Colombotto Rosso nel video di Sette storie scarlatte. Uno dei tanti pregi del combo è quello di esprimersi nella lingua nazionale che, per un genere come il loro, non sono in tanti ad avere il coraggio di adottare ma è talmente alto il vigore ispirativo che i dieci brani in elenco sanno reggere bene la concorrenza con l’idioma inglese.
Posta all’inizio, la titletrack ammicca ad una power-ballad in stile Nirvana e, mentre La verità che uccide e Vorrei per me cominciano a lanciare connotati di buon grunge, scalpita già il fluido rock’n’roll di Io non sono qui, per poi rifiatare con la decelerazione di Da qui all'eternità, pur mantenendo un piglio energico. Ora, Senza chiudere gli occhi, spalancate le orecchie per farle godere di un grandioso rock energizzante: tanto basta a dimostrare come Il Diluvio corroborante e aerobico dei Desidia è un acquazzone di strali tonificanti e contagiosi, che non ci fan sentire Così distanti dal loro mood vibrante, nel quale batte (talvolta), un cuore ballad.
A tirar le somme, si evidenzia come "Come ti senti adesso" risulti un album evocativo e dolente, rappresentativo di un’anima sempre tesa a mostrare quell’ampio trasformismo tanto arduo da decifrare ma, almeno, non ci fa mai desistere dalla voglia di decriptare il suo fascino eterno.
01. Come ti senti adesso
02. La verità che uccide
03. Sette storie scarlatte
04. Io non sono qui
05. Vorrei per me
06. Da qui all’eternità
07. Denti di cane
08. Senza chiudere gli occhi
09. Il diluvio
10. Cosi distanti
Max TestaQuatra: voce;
Davide Angeleri: basso;
Corrado Falletti: chitarra;
Andrea Quaglino: chitarra;
Fabrizio Pedico: batteria;
Carlo Leccioli: violoncello