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Vanessa Tagliabue Yorke

Contradanza

Nell’apprestarsi all’ascolto di questo disco, bello quanto particolare, consigliamo di leggere le note di copertina scritte dalla stessa Vanessa Tagliabue Yorke, per potervisi districare con in mano qualche sano codicillo. Spunto del lavoro sono le contradanze cubane, nello specifico composte da Manuel Saumell ed Ernesto Lecuona, autori di epoche diverse (1818 e 1895 i rispettivi anni di nascita) ma entrambi dediti a questa forma musicale che – come scrive la cantante – consta di pagine “per pianoforte, talvolta per pianoforte e voce lirica secondo una logica che un poco le avvicina al nostro repertorio liederistico.

Due grandi compositori (...) hanno generosamente prestato alla mia immaginazione la struttura e gli ingredienti musicali che mi servivano per tessere questa suite. Ho scritto dei testi originali sui temi delle contradanze e le ho arrangiate affinché emergesse la loro grande attualità e la geniale presenza di elementi ritmici di stupefacente modernità”. Qui, dunque, sta il nocciolo dell’operazione. Il primo, almeno, perché oltre a ciò “questo progetto musicale cerca di raccontarvi una storia molto speciale che ho conosciuto e amato immediatamente (...) Ho immaginato i luoghi e le persone che hanno visto nascere, accompagnato e poi perduto per sempre Bas Jan Ader, artista olandese (...) scomparso misteriosamente in mare [nel 1975, appena trentatreenne] durante una performance che lui stesso intitolò In cerca del miracolo: Contradanza è pieno di citazioni sonore e letterarie che sottolineano i grandi e piccoli temi presenti nella sua poetica”. E non finisce neppure qui, visto che “si sente riecheggiare nel disco anche la vena inesauribile di Stephen Foster, il più grande compositore bianco dell’Ottocento americano, la cui voce ho voluto includere in questo corale addio perché anche lui fa parte di una cultura musicale primigenia del jazz che io amo e portatore quindi della grande innovazione che verrà”.
Fatto il necessario ordine, diciamo che il risultato è del tutto degno degli sforzi profusi. Vi contribuiscono quattordici musicisti, in parte provenienti da Sousaphonix, l’orchestra diretta da Mauro Ottolini (ovviamente presente) e di cui Vanessa è colonna portante. Si parte con uno dei vertici del cd, Io sono la nostalgia, voci plurime (Vanessa e la decenne Miriam Abate, nonché il theremin di Vincenzo Vasi) e clima che strizza l’occhio al Vinicio (vicino – è quasi un anagramma – a Ottolini e soci). Una piccola gemma, in cui iniziano a farsi largo quelle generose intercapedini strumentali che, portando anche la musica felicemente fuori dal seminato, contrassegnano tutto quanto segue, con punte d’eccellenza (globali) in Ocean Wave (il nome della barca che fu ultima compagna di Bas Jan Ader), particolarmente ricco, The Tempest (non poteva mancare), illuminato – come svariati altri segmenti del disco – dalla visionaria chitarra di Enrico Terragnoli, La luna non, arrangiamento a tratti geniale, Frank, dall’ampio, immaginifico prologo strumentale, finché parte il canto, affermativo ed evocativo ad un tempo, e il clima si fa qua e là epico-marziale, e Niet Chainie / Andy, ninna nanna, in russo e in italiano, per Andy Warhol, su fondale di livide chitarre e ammennicoli vari.

Tutto procede senza un’oncia di banalità, di risaputo, fino alla conclusiva Andy Ending, sorta di calembour (il titolo) con testo in inglese (fatto non isolato) e tratti quasi psichedelici nei lunghi strumentali di sutura (che di sutura in realtà non sono). E dopo la pausa di rito, la ghost track altrettanto di rito, dove sì cubaneggia più che altrove (peraltro anche qui su testo in inglese). Il resto lo dovete proprio scoprire da voi, de auditu.   

 Foto di Alberto Bazzurro (Vanessa) ed Eleonora Birardi (Vasi).

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Vanessa Tagliabue Yorke
  • Anno: 2015
  • Durata: 55:40
  • Etichetta: Abeat

Elenco delle tracce

01.  Io sono la nostalgia
02.  In cerca del miracolo
03.  Ocean Wave
04.  The Tempest
05.  Sea Shanties
06.  La luna non
07.  Farewell
08.  Frank
09.  Niet Chainie / Andy
10.  Andy Ending

Brani migliori

  1. Io sono la nostalgia
  2. Frank
  3. Niet Chainie / Andy

Musicisti

Vanessa Tagliabue Yorke: voce  -  Mauro Ottolini: trombone, tromba a coulisse, sousaphone, recorders, conchiglie  -  Paolo Tomelleri: clarinetto  -  Vincenzo Vasi: theremin, elettronica, voce, strumenti-giocattolo   -  Ethan Uslan: pianoforte  -  Mauro Costantini: organo  -  Roberto De Nittis: tastiere  -  Enrico Terragnoli: chitarra elettrica, banjo  -  Paolo Garzillo: chitarra e basso elettrici  -  Giovanni Maier: contrabbasso  -  Dario Buccino: strumenti sistema HN®  -  Gaetano Alfonsi: batteria  -  Maurillio Balzanelli: percussioni africane  -  Miriam Abate: voce di sirena