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Francesco “Fry” Moneti

Cosmic Rambler

Se non ci fosse stato il lockdown, non so quando questo disco avrebbe visto la luce poiché Francesco “Fry” Moneti, da oltre un quarto di secolo con Modena City Ramblers e Casa del Vento, è sempre stato “on the road” con impegni live di oltre 300 (!) date all’anno e collaborazioni a non finire, contribuendo non poco ad alzare il livello qualitativo di artisti fino a quel momento modesti. Quindi, “grazie” allo stop pandemico, Fry ha raggranellato bozze, idee, demo per poi addensarle nell’album di debutto Cosmic Rambler, effigiato di ampie sonorità folk, celtic, world, metabolizzate nella lunga attività di stimato polistrumentista (violino, bouzouki, chitarre and more) e una schiera di ospiti prestigiosi, tra i quali Patrizio Fariselli, Alfio Antico, Alfonso Bruno, Marco Confetti, Francesco Di Bella, Gino Pierascenzi, che avallano un progetto impeccabile per estro e perizia d’insieme.

Un’opera shakerata tra irish, echi orientali e passate di tradizione italica. L’unico pezzo cantato (in cui a sorpresa ci mette l’ugola lo stesso Moneti) è l’iniziale This is the world we live in, duettato con l’ex 24 Grana, Francesco Di Bella, mentre in Before The Ghibli ed Electric Ghibli si delizia l’aurea magica del suo violino in un effluvio orientaleggiante di gran pregio. Il nucleo tematico dell’album s’incentra su Lorenzo The Magnificent, ossia il pargoletto che, da un paio d’anni, gli ha stravolto tempi e dinamiche di vita e lo fa innestando la marcia della dolcezza incondizionata, similarmente a My sweet tsunami. Altro giro, altro Big: ora tocca all’ex Area Patrizio Fariselli lasciare il segno nella splendida African scars, formulata con dotto impasto assemblativo. Di tutt’altro materiale è formato l’asse incalzante di A perfect storm, che ben rappresenta la nevrosi di un tornado introspettivo che destabilizza il quotidiano, mentre in Jerusalem vibes non nasconde lo slancio attrattivo per Gerusalemme; una città che ammalierebbe anche l’ateo più incallito. La sorpresa finale la sfoggia con il valzer astrattista di Le Vals du sang per sigillare un disco che Moneti non poteva più procrastinare, vista l’urgenza con la quale Cosmic Rambler gli ronzava da anni nel cuore.

Un gran lavoro di squadra che, grazie anche al sostegno di Govind  Khurana della NewModelLabel  e di Gino Pierascenzi per la finalizzazione sonora, ha ribadito la caratura di un artista libero da schemi, poiché tutto è insito nel soprannome “Fry”: che “libero” lo si pronunci in inglese (Fry suona come free) o in tedesco (Fry suona come frei) sempre libero rimane. Nomen omen.

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In dettaglio

  • Anno: 2021
  • Durata: 36:01
  • Etichetta: New Model Label

Elenco delle tracce

01. This is the world we live in
02. Before the ghibli
03. Electric ghibli
04. Lorenzo the magnificent
05. African scars
06. A perfect storm
07. The sun is just a dot
08. My sweet tsunami
09. Jerusalem vibes
10. Vampireska
11. Le valse du sang

Brani migliori

  1. African scars
  2. A perfect storm
  3. This is the world we live in

Musicisti

Francesco Moneti: voce, violino, bazouki - Alfonso Bruno: chitarre - Marco Confetti: batteria - Patrizio Fariselli: tastiere, synth - Alfio Antico: tamburi a cornice - Mattia Antico: dulcimer - Francesco di Bella: voce