Malecorde
Malecorde è un progetto frutto della fertile terra piemontese (più precisamente, Pinerolo), avviato da Giovanni Battaglino nel 1999, che sin dalle origini si proponeva di affrontare il repertorio di De Andrè ma anche di essere “strumento della memoria”, così come lo definisce lo scrittore e storico Giorgio Olmoti (del quale il libretto contiene il saggio Canzoni a Memoria, oltre al racconto breve di Laura Pariani, La Pecora Deviante); questa importante affermazione, circa un progetto letterario-musicale, deriva dalla propensione del gruppo a tenere vivi i temi della Resistenza. Allo scopo si segnalano i loro lavori sul tema che vanno da Resistenza in val Chisone (2004), a Resistenza Elettrica (2005) sino al più recente Scarpe rotte e pur bisogna andar (2006). Interessante la partecipazione alla cospicua compilation su De Andrè, Mille Papaveri Rossi (2008) in cui i Malecorde interpretavano magnificamente una rigorosa Dolcenera.
Questo nuovo album, Da Ora, appare da subito un bel lavoro, ricco di spunti atti, da un lato a ridurre il coinvolgimento Faberiano, (troviamo solo la cover di Preghiera In Gennaio), dall’altro a interconnettersi con aspetti d’impostazione letteraria e quest’ultima scelta si conferma forza ed insieme debolezza dell’album. Forza in quanto spesso le canzoni diventano veri e propri racconti in musica, arrangiate ed interpretate con maestria, grazie al valore degli strumentisti e dei cantanti, debolezza perché questo approccio richiede un lavoro dell’ascoltatore meno immediato nell’introiettare i brani in quanto risultano meno orecchiabili. Comunque, fatto un piccolo sforzo per un ascolto concentrato e consapevole, il disco esce in tutta la sua qualità.
Le tessiture strumentali raffinate, a volte delle vere e proprie piccole suite, indirizzano le belle voci di Giovanni, Lucia, Matteo e Valeria che “marcano” i testi importanti. Sin dall’iniziale Quello Che Mi Dici, nonostante il facile ritmo in levare, si capisce che nell’ascolto, oltre all’orecchio ci si deve mettere testa, come pure ne I Sogni di Martino, già edita nel 2007 e premiata, con un bel testo di denuncia contro le mine antiuomo, vera gemma che sa già di classico. Luce di Settembre è poetica e delicata, giocata su arpeggi di chitarra, impreziosita anche dalla bella tromba di Ramon Moro, dei 3quietmen, uno degli ospiti eccellenti della scena Torinese, insieme al violoncellista Marco Robino degli Architorti e al fisarmonicista Dino Tron dei Lou Dalfin. La ripresa de L’Illogica Allegria di Gaber, oltre a esaltare le qualità canore interpretative di Battaglino, brilla per eleganza musicale.
Sontuoso e “fuori ordinanza” il packaging cartonato, ricco ed elegante il libretto con foto, testi e disegni gotico leonardeschi. Un bel lavoro Malecorde, e “Da Ora” avanti tutta per la strada “personale” che sa di definitivo sdoganamento dai modelli, siete più che pronti.
01. Quello che mi dici
02. La stazione
03. I sogni di Martino
04. Sono stata sempre così
05. Preghiera in gennaio
06. Luce di settembre
07. Mantello
08. Mano
09. Nascita
10. Ballata
11. L’illogica allegria
Giovanni Battaglino: voce, chitarre e basso Lucia Battaglino: voce, flauto e percussioni Valeria Benigni: voce Matteo Bagnasco: voce, chitarra classica e basso Paolo Mottura: basso, chitarra acustica e classica Emilio Bernè: batteria Massimiliano Gilli, Marina Martianova: violino Valeria Fisichella: cori Cecilia Fonsatti: viola Alberto Macerata: basso fretless Ramon Moro: tromba Dino Tron: fisarmonica cromatica a piano