FLK
Dopo ben sette anni ecco tornati gli FLK con un nuovo disco. La proposta artistica che ha dato vita a questo gruppo – orgoglioso di essere friulano e di “pensare” e anche cantare nella lingua delle proprie origini – è stata sempre contraddistinta dalla capacità di sapere coniugare un buon livello musicale/strumentale con liriche, anche quelle ostiche (perché in lingua madre) mai banali, sempre ricche di sfumature, immagini affascinanti ed anche, si passi l’apparente contraddizione, di delicate ruvidezze. Dancing calipso, che nasce con l’handicap della fuoriuscita dal gruppo di Alessandro Montello, è un lavoro asciutto, maturo, serio e profondo, con alcuni toccanti episodi che fanno riflettere (Madri di Maggio, dedicata ai desaparecidos argentini) ed immergono l’ascoltatore, grazie a sonorità liquide e morbide, in un’atmosfera tanto onirica quanto terribilmente quotidiana (Stabat Pater ricorda la vicenda di Hina, la ragazza pakistana uccisa dal padre perché non sufficientemente “religiosa”). Ma forse la zampata più decisa è la versione scarna e diretta di Khorakhanè dove la voce luminosa di Cristina Mauro canta in lingua friulana (la traduzione è di Montello) le parole dello splendido brano scritto a quattro mani da De Andrè e Fossati. A riprova che quando una canzone è splendida la si può cantare e suonare in mille maniere diverse. Sempre che si abbia il cuore adatto per poterne trasferire le emozioni, proprio come sanno fare gli FLK.
01. Klf
02. Dancing calipso
03. Madri di Maggio
04. Se il nero
05. Travariza
06. Il cielo finito
07. Infedele alla linea
08. Down by law
09. Stabat pater (Hina)
10. Letare
11. Khorakhanè
Cristina Mauro:
voce
Loris Luise:
percussioni
Stefano Montello:
chitarra acustica
Flavio Zanier:
basso, pianoforte
Mauro Costantini:
organo Hammond, pianoforte, piano Rhodes, tastiere
U.T. Gandhi:
batteria, percussioni, dharabukka
Leonardo Virgili:
trombone
Sebastiano Zorza:
fisarmonica
Kermit (Francesco
Siliotto): drums sequencing
Maurizio Tatalo:
voce
Martina Bretoni:
violoncello
Stefano Amerio:
drums, sequencer
Debora Cotugno:
seconda voce