Simone Massaron & Carla Bozulich
Gli amanti del blues più
viscerale, fumoso e storto dedichino
qualche minuto alle righe che seguono. Carla
Bozulich non è italiana (città di nascita New York, Stati Uniti) ma
italiani lo sono tutti gli altri nomi che partecipano a questo progetto. In
primis il chitarrista Simone Massaron,
qui alla sua seconda prova dopo l’esordio con “Breaking News” di tre anni fa, e
con lui uno stuolo di validi musicisti circuitanti nella scena indie, avant e
jazz del nostro Paese: da Zeno De Rossi
(batteria, Vinicio Capossela), agli ex Afterhours Xabier Iriondo (chitarre e tahai metak, da alcuni anni alle prese
con diversi progetti sperimentali come Uncode Duello, Polvere) e Andrea Viti (basso) – più organo, piano
e cello che appaiono qua e là. La
Bozulich dal canto suo è una delle regine della scena
blues-sperimentale d’oltreoceano – gli amanti di sopra non si lascino scappare
i suoi lavori più recenti: “Evangelista” e “Hello, Voyager”, quest’ultimo
uscito a nome Evangelista – e la partecipazione a questo disco non può che
essere per Massaron un vanto, soprattutto perché Dandelions on fire è un signor lavoro.
Rispetto alle uscite in proprio o
a nome Evangelista, qui la
Bozulich tiene quasi sempre a freno la sua vena più
sperimentale a favore di un pugno di ballate piuttosto “rotonde” e tradizionali,
sempre in bilico tra blues e folk, in cui però non mancano mai particolari
raffinatezze o stravaganze che connotano i singoli brani. E d’altra parte
tradizionale ma al contempo raffinato e personale è il chitarrismo di Massaron,
che mette al servizio dei brani le sue corde una volta sferraglianti un’altra malinconicamente
acustiche dando ad ogni traccia, grazie anche al contributo degli altri
partecipanti, un profilo netto. Marziale e palpitante Never say your face, tenue e dal retrogusto mariachi (ma senza
alcuna “messicaneria” di sorta) la title-track, odorante di praterie e
crepuscoli Love me mine, languida ma
via via sempre più nervosa The getaway
man, dolceamara Here in the blue,
fumosa e a suo modo circense My hometown.
Discorso a parte invece per Five dollar lottery, Baby, you so creepy e I saw him, che lungi dal voler apparire
come canzoni fatte e finite sono in realtà vere e proprie improvvisazioni in
cui vengono mischiati scampoli psichedelici, bassi geometrici, rumoristi di
varia natura strumentale, vocalizzi e sospiri tra il mistico e il disperato, umori
elettrici e ritmiche stentoree. Il risultato? Mai sopra le righe e anzi spesso
di grande intensità. Stupefacente se non sapessimo chi è Carla Bozulich e se
non cominciassimo ad intuire quanto di buono potrà venire ancora dalla chitarra
di Simone Massaron.
01. Never Saw Your Face
02. Dandelions On Fire
03. Love Me Mine
04. The Getaway Man
05. Five Dollar Lottery
06. Here In The Blue
07. Baby, You So Creepy
08. My Hometown
09. I Saw Him
Carla Bozulich: vocals
Simone Massaron: baritone electric guitar, electric guitar,
pump organ, tenor banjo, electric lap steel, acoustic guitar, loops, slide
guitar, guitar noise
Zeno De Rossi: drums
Xabier Iriondo: mahai metak, electric guitar, old 20’s
gramophone
Andrea Viti: electric bass, acoustic bass guitar, pedal
bass
Davide Tedesco:
double bass
Riccardo Di Paola:
pump organ, piano
Francesco Guerri:
cello