Paolo Fiorentino
De Cantare è il primo disco del cantautore e psicologo partenopeo Paolo Fiorentino. Raffinato, ispirato e mediterraneo. Lasciandosi trasportare dalle suggestioni che offre il suo titolo - de cantare - possiamo pensare al buon vino, alla purezza, alla forza della parola e alla bellezza della canzone come strumento di accesso per infinite suggestioni.
Dichiarata e partecipata l'influenza di Nino Buonocore (che lo ha incoraggiato), il suo primo e denso progetto si esprime in quindici brani. La canzone d'autore che Paolo Fiorentino interpreta si arricchisce di molte sfumature, dal blues di Cattivo maestro, al funky pop di Angeli clandestini; il resto tra arie più pop e ambienti jazz è acceso da pennellate etniche, come in Niroda. La voce di Fiorentino possiede un timbro caldo, e, al di là di qualche incertezza, è capace di impastarsi in modo pregevole con la ricchezza degli arrangiamenti - curati con Piero De Asmundis - senza affaticare l'ascolto.
Un concept che viaggia su di una doppia linea, da un lato la rabbia per la sofferenza dell'uomo causata dagli egoismi, dall'altro l'elogio dell'amore, carnale e ideale, che nutre e innalza l'animo, vedi Aerofago, L'uva che diventa vino, Se torni da me.
Acquerelli delicati, preghiere laiche che affidano alla parola in musica un grande potere (È dolce e Lo splendido). Piccoli manifesti narrati dal primo brano Un giorno di digiuno: "Venti del mediterraneo/ antichi e leggeri / che trasportate l'allegria dei musicanti/ spazzate via con la vostra ironia/ l'ipocrisia dei potenti".
Un progetto corposo che si avvale di una schiera di musicisti di tutto rispetto e dell'estro di Daniele Sepe, al flauto in È dolce e al sax ne L’uva che diventa vino. De Cantare è un buon progetto tanto leggero quanto concreto, non sappiamo quale strada prenderà Fiorentino, ma si spera che il prossimo disco abbia uno spirito più deciso e maggiore visibilità.
Intanto è lo stesso autore che in Tutto è collegato, ci suggerisce la modalità di ascolto: "Ascoltami rilassati è tutto collegato".
01. Un giorno di digiuno
02. Angeli clandestini
03. Niroda
04. Aerofago
05. L'uva che diventa vino
06. Come ti chiami?
07. Nel silenzio intorno a te
08. Cattivo maestro
09. Se torni da me
10. E' dolce
11. Lo splendido
12. Bancarelle
13. Lacrime di gioia
14. Tutto è collegato
15. Coccodrillo
Paolo Fiorentino: voce e chitarre Daniele Sepe: flauto e sax Dario Franco: basso Agostino Mennella: batteria Piero De Asmundis: piano e tastiere Claudio Coltorti: chitarre acustiche ed elettriche Paolo Del Vecchio: chitarre acustiche ed elettriche Leonardo Massa: violoncello Marco Di Palo: violoncello Pasquale Benincasa: percussioni Gianfranco Campagnoli: tromba e flicorno Mena Casoria: cori