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Fabrizio Canciani e Stefano Covri

Delitti e canzoni

Frutto di un’esperienza teatrale forte ed originale, questa raccolta di canzoni, “Delitti e canzoni”, rappresenta un gustoso e suggestivo affresco di una città e di un tempo passato, di emozioni e ricordi in libertà, di immagini poetiche spesso offuscate dalla quotidianità (e dalla sua banalità). Fabrizio Canciani e Stefano Covri, dividendosi “catarticamente” i compiti hanno prodotto un lavoro ricco di immagini ed entusiasmo dove il primo ha scritto i testi ed il secondo le musiche e gli arrangiamenti. Semplice divisione dei ruoli? Forse ma, certamente, entrambi i soci del progetto hanno dimostrato la consapevolezza che il loro progetto artistico poteva (ed è) essere credibile se fortemente condiviso da entrambi. Ed il risultato ha dato loro ragione. “Delitti e canzoni” è un lavoro gustoso e brillante (con l’apporto di valenti musicisti a supporto delle musiche) che ha nella levità dei suoni e nell’originalità dei testi i suoi punti di forza. Basti ascoltare quel quadretto colmo di malinconia racchiuso in “Non c’è Milano” oppure il bozzetto pieno di ostacoli dove con “La Palacinka – la danza del pendolare” è tratteggiata la vita rischiosa del pendolare (da ascoltare con reverenza il violino di Angapiemage Galliano Persico ed il mandolino di Max De Bernardi). Con “La ballata del Cerutti” in chiave jazz le vecchie immagini della Milano ormai ricordo sbiadito ritornano ad affollare la memorie di chi quella città, ormai svanita, la possiede integra (ed intrigante) nel ricordo. Così come potente è il ricordo della vita meglio, della morte, di Giuseppe Impastato, per tutti, dal 9 maggio 1978, soltanto Peppino. “A volte sono i nomi” è dedicata a Peppino Impastato e ne racconta la morte violenta a memoria di un sacrificio iniziato nel momento stesso in cui Peppino incominciò a capire che cos’era la mafia, quali i suoi dis-valori, quale il compito civile da mettere in campo per liberarsi da questo giogo atavico. Con l’augurio che questo sia il primo di altri gustosi ed originali lavori…

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Stefano Covri
  • Anno: 2009
  • Durata: 42:24
  • Etichetta: Arcisana

Elenco delle tracce

01. Non c’è Milano

02. Esci Diabolik

03. Il tempo è dei filosofi

04. Divorzio messicano

05. Palacinka (La danza del pendolare)

06. Che il mondo se la cavi come vuole

07. Cronisti di nera

08. La ballata del Cerutti

09. A volte sono i nomi

10. Sono sospettoso

11. L’assassino cantautore

12. L’ago di Piazza Cadorna

Brani migliori

  1. Non c’è Milano
  2. A volte sono i nomi
  3. L’assassino cantautore

Musicisti

Fabrizio Canciani: voce Stefano Covri: voce, chitarre, basso, ukulele, percussioni Gino Carravieri: batteria, percussioni Carlo Pastori: fisarmonica Dario Polerani: basso, contrabbasso Andrea Rapisarda: Fender Rhodes, pianoforte Max De Bernardi: chitarra National, chitarra acustica, mandolino, ukulele Raffaele Kholer: tromba Andrea Vandoni: violino Angapiemage Galliano Persico: violino