Bandaliberatori
Si apre con un bell’intro di
pianoforte il sesto album di Massimo Liberatori e la sua Bandaliberatori. Deragliamenti rappresenta ancora una volta un bel connubio tra il rock e la canzone
d’autore che ha gli occhi rivolti alle radici della musica popolare del centro
Italia, terra di origine del titolare. Un lavoro godibile
dall’inizio alla fine sia grazie alla qualità delle canzoni sia grazie alla
voce chiara e diretta di Liberatori che riesce a mantenere alta l’attenzione
nei confronti dei testi cantati. Testi mai banali ed attenti alla realtà
sociale che attraversa i nostri tempi e condiziona le nostre vite; versi a loro
volta accompagnati da musiche piacevoli, orecchiabili, cantabili. Insomma un
approccio perfetto per canzoni davvero popolari, come avviene in Fuoco ai castelli oppure in Tributo, che ha il supporto della voce
grave ed “antica” di Gastone Pietrucci,
(nume tutelare del folk dell’Italia marchigiano), il quale ci riporta alle
tematiche cantate ne “Il gorilla” di brasseniana (prima) e deandreiana (dopo)
memoria. Voce che mantiene poi la sua presenza anche in All’Asinara la quale, con l’ausilio del piffero di Gabriele Russo, narra
di storie di sogni di evasioni impossibili, di desideri frustrati, di
immaginazioni senza fine.
E’ un album, questo, posto a metà
dei sogni e delle strade interrotte. Un album con tanta memoria da raccontare
in storie nostalgiche come quella di Nonno,
racconto di una vicenda della prima guerra mondiale con citazione finale di
bombardino che richiama la canzone “Creola” in voga nel primo dopoguerra. Un
album con gli occhi bene aperti sulla realtà musicale del nostro Paese ma anche
capace di trasportare l’ascoltatore nei mondi lontani da cui provengono molte
delle radici musicali che levigano le esperienze dei musicisti coinvolti,
come ben si può ascoltare in un brano come Treno
di mezzanotte che ricorda la storia del “Midnight special” cantata dal
grande Leadbelly. “Deragliamenti” è un disco apparentemente semplice e pieno di
bonomia eppure, ascolto dopo ascolto, apparirà come una sorta di libro di
storia aperto sul passato e con tante pagine bianche su cui la saggezza
popolare potrà scrivere “la sua versione dei fatti”.
01. Deragliamenti
02. Fiori di campo
03. Regina
04. Conchiglie
05. Fuoco ai castelli
06. Dal Tevere al Mississipi
07. Tributo
08. All’Asinara
09. Nonno
10. L’albero della luna
11. Schiaffi e carezze
12. Treno di mezzanotte
Massimo Liberatori:
voce, organetto
Maurizio Catarinelli:
chitarra, bouzuki, dobro, armonica, ukulele
Stefano Zavattoni:
pianoforte, tastiere
Marco Cocchieri:
sax
Giulio Catarinelli:
basso
Massimo Moriconi:
basso, contrabbasso
Ellade Bandini:
batteria
Giancarlo Serano:
batteria
Francesco Bonavenia:
chitarra elettrica
Roberto Vaccai:
chitarre
Mauro Mela: chitarra
classica
Gabriele Russo:
violino, piffero
Giordano Ceccotti:
ghironda, nickel harpa
Paolo Scarponi:
clarinetto, ottavino
Antonio Antiseri:
bombardino
Maurizio Torti:
voce narrante
Marco Cocchieri:
sax soprano
Gastone Pietrucci:
voce ospite