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Roberto Cacciapaglia & Royal Philharmonic Orchestra

Diapason – To the sound to come

Esiste una materia che dovrebbe essere insegnata in qualsiasi scuola, a qualsiasi età, in qualsiasi luogo del mondo. Questa materia si chiama etimologia e, letteralmente, è il discorso sulle parole. Se venisse insegnata, chiunque avrebbe una maggior consapevolezza nell’utilizzo delle stesse, spesso scelte a caso o prese in prestito nel quotidiano senza nemmeno domandarsi da dove queste provengano.

Anche diapason, in fondo, non è che una parola dall’origine oscura. I più vicini al mondo della musica sanno che il diapason è quello strumento che permette di accordare uno strumento, specialmente quelli appartenenti alla famiglia dei cordofoni. Ma cosa significa esattamente, diapason? Come quasi sempre accade, bisogna ritornare al mondo dell’antica Grecia, terra che ci dona il significato di attraverso tutte le note

Ed è proprio il concetto di attraverso che pervade ogni singola traccia dell’ultimo lavoro del pianista e compositore Roberto Cacciapaglia, uscito il 18  Gennaio (Believe Distribution Service), il quale regala anche all’ascoltatore non avvezzo alla musica classico-moderna la sensazione di fluttuare in una sorta di universo parallelo, i cui confini sono disegnati dalla magistrale orchestrazione di dodici note combinate secondo diversi schemi, pensieri, sofferenze, speranze.

Diapason è un viaggio plurisensoriale che si articola su più piani, un viaggio che ci invita a riflettere sul concetto di tempo, in cui tutti siamo immersi e quasi irrimediabilmente imprigionati, sempre più incapaci di fermarci, sempre più lontani dal concetto di mindfulness. È un viaggio da fare a occhi chiusi, unica compagna di viaggio la volontà di lasciarsi andare, di vibrare per simpatia sulle stesse onde di Frequency of Love, di lasciarsi pervadere dalla speranza che lascia il posto a fugaci struggimenti interiori. Cacciapaglia invita l’ascoltatore a riflettere sugli automatismi delle operazioni quotidiane, simboleggiati dalla traccia Driving Home, a mio avviso capolavoro dell’intera opera, perfetta traduzione musicale degli occhi che, nella notte, guardano la strada che conduce verso casa. E via così, in un continuo crescendo fino ad arrivare a Exiles, ultima traccia che ci trasporta, attraverso ogni suono, oltre i confini dello scibile.

L’album è stato registrato con la Royal Philharmonic Orchestra negli Abbey  Road Studios di Londra e contiene tre brani che presentano alcuni testi di straordinaria bellezza tratti da William Blake, dal Mahatma Gandhi e un ultimo ispirato a Martin Luther King. La voce che li interpreta è quella di Jacopo Facchini, con il quale il pianista ha già collaborato nei suoi precedenti lavori e che affascina per la sua vocalità che contiene in sé un registro femminile e maschile in un’unica voce, simbolo di una duplice energia e di due differenti anime in una sola persona.  

Diapason è un disco inatteso, uno di quelli che non creano quello scalpore mediatico che magari smuove le masse all’acquisto; è sicuramente un lavoro silenzioso che entra con discrezione nella vita di chi ha voglia di ascoltare un lavoro in continua ricerca tra sperimentazione elettronica e tradizione classica, di chi ha l’urgenza e la necessità di mettersi in discussione, porsi domande, ed apprezzare l’infinito che nasce dalla fusione di dodici note. 


Dal 18 Gennnaio Roberto Cacciapaglia è impegnato nel Diapason Worlwide Tour, che lo trova protagonista nei principali contesti teatrali d’Italia, dove, per chi ha la fortuna di assistervi, si viene a creare una relazione profonda tra ascoltatori e interpreti grazie all’incontro di forte impatto scenico e uditivo tra l’emanazione delle frequenze del suono e il timbro degli strumenti che vanno ad armonizzarsi con le luci e i colori. Grazie ad una tecnologia innovativa in grado di espandere i suoni del pianoforte nello spazio, sarà possibile udire e i suoni armonici che normalmente l’orecchio umano non riesce a percepire.

Queste le date rimanenti, prodotte e organizzate da International Music and Arts:

26 marzo - Teatro Morlacchi, PERUGIA

27 marzo Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ROMA

29 marzo Teatro Alfieri, TORINO

27 aprileTeatro Verdi, PISA

 

 

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In dettaglio

  • Anno: 2019
  • Durata: 48:00
  • Etichetta: Glance

Elenco delle tracce

01. Frequency of Love

02. The Morning is Born Tonight

03. Farthest Star

04. Joyful Song

05. Innocence

06. Driving Home

07. Always Present

08. A Gift

09. Interlude – “The Woodpecker”

10. Five Cycles of Minor and Major Keys

11. Exiles

12. Gratitude

 

Brani migliori

  1. Farthest Star
  2. Driving Home
  3. A Gift