Carlo Muratori
Carlo Muratori, classe 1954, siracusano doc, è senza ombra di dubbio uno fra i più autorevoli e storici cantautori siciliani dei nostri giorni. Negli anni’70 ha collaborato con l’etnologo Antonio Uccello nella catalogazione della sua Casa Museo di Palazzolo Acreide e nel finire della stessa decade ha formato, curandone la ricerca e gli arrangiamenti, il gruppo musicale di folk-revival I Cìlliri. Dal 1987 Muratori ha invece iniziato la carriera solista. Tanto altro si potrebbe e si dovrebbe aggiungere a riguardo di questo prezioso Artista il cui approccio alla musica tradizionale ha fatto scuola in Sicilia e fuori dall’Isola diventando, a ragione, un modello di riferimento per la scena musicale folk dagli anni settanta in poi.
Ed eccoci a parlare del suo ultimo cd/libro realizzato a fine febbraio: Dies Irae, la Cantata di li rujni. Quest’opera, realizzata in collaborazione con Le Fate di Ragusa, vede il cantautore siciliano cantare i grandi cataclismi racchiusi negli ultimi secoli di storia siciliana. I versi arcaici musicati da Muratori hanno origine settecentesca e sono frutto del prezioso recupero avvenuto grazie allo storico acreide Luigi Lombardo che li ha raccolti nel libro, allegato al disco, Catastrofi e storie di popolo. Il libro è inoltre impreziosito dalle illustrazioni dell'artista americana Hollis Hammonds.
Quello svolto da Muratori è un interessante lavoro di ricerca storica e al contempo di realizzazione di musica popolare inedita grazie alla re-interpretazione di due storie antiche: il terremoto del 1693 e l’eruzione dell’Etna del 1989 insieme con altri inediti.
Come un moderno cantastorie Muratori scioglie il filo della storia all’interno di un’inedita struttura musicale in cui convergono momenti recitativi, arie cantate - con lo stile che rimanda alle Cantate barocche - e parole per una musica come sospesa in un limbo senza tempo.
Come ben sintetizza Francesca Grigeri Pantano all’interno della prefazione del libro: […] I canti raccolti da Luigi Lombardo perpetuano il senso del dramma vissuto e lo dilatano nel tempo. Nella nuova versione musicale offerta da Carlo Muratori in Dies Irae, La Cantata di li rujni, al centro c’è la Voce. Quella sua, forte e fluida, che grida, attraverso l’immutabilità di quel dolore, l’ira di oggi. […]
Un progetto musicale notevole e al contempo non semplice e consueto da descrivere con poche parole in quanto Muratori ci “costringe” con i temi trattati a farci, come lui stesso ha fatto prima di noi, delle domande: Dov’è la speranza di un futuro? Dov’è il senso di queste tragedie? e a cercare dentro di noi un momento di riflessione, di meditazione sulla precarietà umana e sulle catastrofi naturali.
In estrema sintesi un disco consigliato (non solo agli amanti del Folk).
01. Incipit
02. Lu tirrimotu anticu
03. L’eruzione dell’Etna
04. Genti vu li chiù divoti
Carlo Muratori: voce, chitarre, programmazione computer – Maria Teresa Arturia: voce, fisarmonica