Skiantos
Il ritorno di quegli
scavezzacollo degli Skiantos si
intitola Dio ci deve delle spiegazioni (possibilmente
convincenti): dieci tracce 70% rock’n roll, 20% punk, con una spruzzata di rock
duro. Disco della maturità per il gruppo bolognese “da 32 anni sulla cresta
dell’onta”, pionieri del punk e dell’hard rock cantato e suonato in italiano. “Eptadone”,
“Mi piaccion le sbarbine”, “Kinotto” erano poetica degli anni verdi.
Questo nuovo lavoro di Freak
Antoni, Dandybestia Testoni e soci è un po’ diverso. Certo non mancano testi in
puro stile Skiantos: «Il lavoro mi insegue / ma io sono più veloce / e lo dico
senza offesa / tra me e il lavoro non c’è intesa” (Una vita spesa a skivar la fresa);
«Senti quanto puzza la merda d’artista / si vende una bellezza questa
cacca che spiazza» (Merda d’artista);
«Odio il brodo e la minestrina / l’alito cattivo e la disciplina / odio il nodo
quando non si scioglie / la squadra
ricca quando, quando stravince» (Odio il
brodo). Ma c’è spazio anche per una canzone d’amore come Tu tremi («come gli operai quando
padroni e sindacati discutono dei loro premi») e per brani su temi sociali e
attualissimi: il razzismo; il problema del lavoro lontanissimo dal rendere
liberi soprattutto quando è precario, interinale, non qualificato ma squalificante;
la droga di Senza vergogna, ormai
trasversale visto che anche la mamma è “drughè”.
Insomma la morale – che giunge
inesorabile al termine dell’album – è che la vita è difficile, con il suo
carico di problemi da risolvere e uomini
e donne nascono Senza il libretto di
istruzioni. Già, questi Skiantos sono proprio diventati più saggi, senza
perdere però il gusto per il calembour e l’ironia, chitarre elettriche e testi
in rima.
A proposito di questo, dobbiamo
dare loro merito di aver rispolverato un termine vintage come “ciarpame” ancora
prima di altri supervips sulla cresta dell’onda: ascoltate Sensazione magica «Rimango in disparte / non voglio una parte / come una cosa dimenticata / senza un
legame come fossi ciarpame…».
01. Testa di pazzo
02. Il razzista che c’è in me
03. Sensazione magica
04. Merda d’artista
05. Tu tremi
06. Senza governi
07. Io sono un perdente
08. Una vita spesa a skivar la fresa
09. Odio il brodo
10. Senza il libretto delle istruzioni
Roberto “Freak”
Antoni: voce
Fabio “Dandybestia”
Testoni: chitarra elettrica
Luca “Tornado”
Testoni: chitarra elettrica, chitarra slide, claps, percussioni e cori
Massimo “Max Magnus”
Magnani: basso, claps e cori
Gianluca “Giangi la Molla” Schiavon: batteria
Pippo Guarnera:
organo Hammond e tastiere
Davide Blandamura:
tastiere in 3#
Max Baccolini e Francesca Tonelli: slogan in 4#
Carlo “Charlie
Molinella” Atti: sax tenore in 5#